La presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, con don Maurizio Patriciello in occasione della inaugurazione del centro sportivo di Caivano (Napoli) - ANSA
Per Giorgia Meloni forse è la tappa elettorale più importante in vista delle Europee. Con 3 giorni di anticipo rispetto alla "promessa" del 31 maggio, la premier, il governo e il commissario straordinario Ciciliano hanno inaugurato il "parco Pino Daniele" a Caivano, a 300 metri dal Parco Verde, aprendo alla città le strutture sportive del centro Delphinia. Ma paradossalmente è proprio la premier a mettere in ombra il grande evento, salutando il governatore campano De Luca con parole gelide: "Sono quella str... della Meloni". La presidente del Consiglio si 'vendica' dunque di quando De Luca la offese durante una manifestazione a Roma contro l'autonomia.
Purtroppo l'inaugurazione passa in secondo piano. Ma ripercorrendo gli eventi. La premier dopo la visita del centro scopre la targa dedicata a Pino Daniele, e dal palchetto allestito su uno dei campi da basket mostra orgoglio: "Non ero preparata a questa emozione, qui le istituzioni hanno fatto quello che dovrebbero fare sempre. Il degrado e l'abbandono sono una scelta e come tutte le scelte possono essere ribaltate. Abbiamo mantenuto l'impegno. Da domani qui iniziano gli open-day per i campi estivi".
Il "Delphinia" era il simbolo del degrado di Caivano e del Parco Verde. Erroneamente associato alle violenze sessuali subite da due cuginette l'anno scorso, è stato comunque preso in carico dal piano governativo per la riqualificazione dell'area.
Il centro sportivo di 5 ettari oltre a restituire la piscina alla città avrà attrezzature per 44 discipline sportive, con 20 campi e playground. Il progetto ha visto protagonisti Sport e Salute, l'Esercito e le Fiamme Oro della Polizia di Stato. Saranno realizzati anche un teatro da 500 posti e un anfiteatro per mille persone. Il parco urbano è invece intitolato a Rosario Livatino.
L'impegno di Meloni per Caivano nasce all'indomani delle notizie giudiziarie sulle violenze sessuali subite da due cugine, bambine con meno di 14 anni. Invitata da don Maurizio Patriciello, la premier ha visitato la città lo scorso 31 agosto e quel giorno ha annunciato il ritorno a vita nuova, in 9 mesi, del Delphinia. Proprio don Patriciello ha preso la parola prima di Meloni: "Giorgia, oggi celebriamo la Pasqua. Ma qui siamo passati dal Venerdì Santo". Il sacerdote del Parco Verde ha ricostruito i messaggi che si è scambiato con la premier a partire dal luglio scorso, da cui poi è scaturito l'intervento del governo. In quel messaggio Patriciello ricordava il ritrovamento, nel Delphinia ridotto a discarica, di un uomo morto per overdose. Poi un nuovo messaggio ad agosto, dopo la vicenda delle due cuginette: "Giorgia facci sentire italiani, vieni a vedere i dannati del Parco Verde". Da lì appunto l'innesco di un processo. Patriciello esulta in dialetto: "Lo vedo e non lo credo". Una stoccata il sacerdote la riserva anche a De Luca, presente in prima fila: "Non mi interessa se qualcuno domani mi prenderà in giro".
Anche Meloni dal palco polemizza con De Luca, che ieri ha parlato di "passeggiata". "Se tutte le passeggiate hanno questi risultati - ribatte la premier - continueremo a passeggiare". Il governatore della Campania ha poi replicato a margine: "Hanno capito male quello che dicevo, come sempre. Stiano più calmi. È solo una casualità che abbiano fatto l'inaugurazione prima del voto".
Ma il vero scontro era avvenuto all'arrivo di Meloni, con la premier che si presenta al governatore come "quella str..." e lui che resta di sasso.
Presenti a Caivano con Meloni i ministri Piantedosi e Abodi e il sottosegretario Mantovano. Ad accoglierla anche il vescovo di Aversa, Spinillo. Presente il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, e alla fine spunta anche l'invitato più scomodo, il governatore della Campania De Luca, critico verso l'operazione-Caivano e in battaglia con la premier sui Fondi Coesione. Palpabile il suo imbarazzo per gli sfottò rivolti a don Patriciello pochi giorni fa e per le parole che dal palco gli ha rivolto Meloni.
L'intitolazione dell'ex Delphinia a Pino Daniele è avvenuta alla presenza del figlio del cantautore, Alessandro. L'opera dedicata all'artista è realizzata con piccoli mattoni dagli studenti delle elementari dei Comuni vicini.