giovedì 14 luglio 2011
I lavoratori erano stati licenziati con la contestazione di aver sabotato la produzione durante uno sciopero. In prima istanza il giudice li aveva reintegrati, ma stavolta ha accolto il ricorso dell'azienda.
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Il giudice del lavoro, Amerigo Palma, ha accolto il ricorso presentato dalla Fiat contro il reintegro di tre operai (due dei quali delegati Fiom) dello stabilimento di Melfi (Potenza).Nell'estate del 2010, Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli erano stati licenziati, con la contestazione da parte dell'azienda di aver sabotato la produzione durante uno sciopero interno, ed erano poi stati reintegrati dal giudice del lavoro.Momenti di tensione si sono verificati davanti al Tribunale di Melfi (Potenza) quando alcuni lavoratori, in presidio da stamani, hanno visto i legali della Fiat e hanno gridato più volte "vergogna". La tensione è durata pochi istanti e - dopo l'intervento della Digos - gli avvocati hanno potuto poi lasciare in automobile il tribunale di Melfi.Alla notizia della sentenza, all'esterno del Tribunale, alcuni lavoratori della Fiom sono scoppiati in lacrime, mentre i tre operai si sono fermati a colloquio con altri sindacalisti, tra cui il segretario nazionale, Maurizio Landini.
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