«Lo Stato, quello che ho servito, dove sta?», chiede. «Dove sta il riconoscimento dallo Stato dei diritti di noi uomini che lo abbiamo servito?». Non ha più un polmone e il tumore lo ha avuto anche al cervello, all'occhio, all'osso sacro. Deve pagarsi molte medicine, soprattutto non gli è mai stata riconosciuta la causa di servizio. Eppure «sulle mie spalle ci sono sempre gli alamari - dice -, non sono un ex carabiniere, sono un brigadiere dei carabinieri in congedo. Ex non esiste».
Francesco de Angelis è molto malato e altrettanto fiero. Vive a Nocera superiore, ha 53 anni. Ha speso la sua vita nell'Arma e «solo l'Arma mi è rimasta sempre vicina», spiega. Ha partecipato alle missioni in Bosnia, in Kosovo e in Albania, ricorda come vedesse soldati di altri Paesi «scendere dagli Hammer vestiti come astronauti, non avevano un pezzettino di carne scoperto. Noi respiravamo ogni polvere...». Lui, nelle missioni, si occupava di «antidroga, ricerca latitanti internazionali, armi e ricerca di fosse comuni».