mercoledì 21 marzo 2018
Il Capo dello Stato alla cerimonia di presentazione dei candidati ai premi David di Donatello ha risposto a un appello di donne del cinema e ricordato che la parità sul lavoro è un «dovere di civiltà»
Mattarella: inaccettabili violenze fisiche e morali su donne
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Spesso nei confronti delle donne si arriva a «comportamenti che sfociano in pressioni indebite e in violenze, morali e fisiche». Una «distorta concezione nei confronti delle donne, presente in tanti ambiti della società», che «è insopportabile per persone libere». Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando alla cerimonia di presentazione dei candidati ai premi David di Donatello.

Parità nel lavoro premessa irrinunciabile

«Attrici, registe, operatrici del mondo del cinema hanno, con forza, in questo periodo, denunciato mancanza di parità nei diritti, nelle opportunità, nelle condizioni di lavoro; una inaccettabile pretesa di considerarle in condizione di inferiorità», ha affermato il presidente, riferendosi ai casi avvenuti nei mesi scorsi. A sollecitare il Capo dello Stato è stato anche un appello di donne e uomini del cinema riuniti sotto al sigla "Dissenso comune", portato all'attenzione di Mattarella dalla presidente e direttore artistico dell'Accademia del cinema italiano-Premi David di Donatello, Piera Detassis. Mattrella ha ringraziato per questa lettera e ha ricordato come la parità sia la «premessa irrinunciabile di ogni comunità umana. Nessuno, in alcun ambiente, deve sottrarsi a questo dovere di civiltà ed è sorprendente che vi sia ancora bisogno di rammentarlo».


Il Cinema vetrina del Paese, non chiudere sale storiche

Il Capo dello Stato ha sottolineato come il cinema sia «una vetrina e un volano dell'immagine e della qualità italiana». Per questo va considerato «un bene comune, anzi un tesoro da valorizzare, un bene da promuovere perché attraverso di esso tutto il sistema-Paese può trarne beneficio». Un appello lo ha lanciato anche affinché si eviti la chiusura di sale cinematografiche storiche. Infine, Mattarella ha concluso con una notazione di calendario, che vede oggi l'ingresso della nuova stagione, augurando a tutti coloro che lavorano nel cinema «una nuova primavera. Abbiamo le risorse intellettuali, le energie umane, le forze organizzative per affrontare la nuova stagione con fiducia».


Alla cerimonia attori con spilletta "Dissenso comune"

A condurre la cerimonia è stato l'attore Francesco Pannofino, che con una battuta ha strappato un sorriso a Mattarella. «Visto quanti candidati? Faceva prima lei a leggere la lista dei ministri». Candidati che hanno indossato, uomini e donne, la spilletta di "Dissenso comune", manifesto contro le molestie e la discriminazione delle donne sul lavoro, firmato da 124 attrici e operatrici del mondo dello spettacolo, il primo febbraio scorso. In apertura ci sono stati gli interventi di Piera Detassis, Stefania Sandrelli, che ha portato il saluto a nome del Cinema italiano, e Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Erano presenti il presidente dell'Agis, Carlo Fontana, il Presidente dell'Anica, Francesco Rutelli, esponenti della cultura, dell'arte, dello spettacolo, dell'industria e personalità rappresentative della società italiana.






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