lunedì 2 febbraio 2015
Alle 19 le dimissioni. Domenica lungo colloquio con Napolitano e telefonata con Ciampi. Martedì il giuramento e l'insediamento.
SCHEDE Le tappe dell'insediamento | I discorsi dei presidenti
Cantone: con lui stop agli scontri sulla giustizia
Da dove si comincia di Marco Tarquinio | Il profilo di un Presidente per un Paese normale di Marco Olivetti
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La Corte Costituzionale si è riunita in camera di consiglio, questa sera alle 19, per le comunicazioni delle dimissioni di Sergio Mattarella da giudice, dopo la sua elezione a Presidente della Repubblica. Mattarella è giunto stamane nel palazzo della Consulta dove è restato a lungo per scrivere il discorso che pronuncerà domani alla Camera, dopo il giuramento sulla Costituzione. La Camera intanto nella giornata di oggi si è rifatta il trucco alla vigilia della cerimonia del giuramento di Sergio Mattarella eletto sabato Presidente della Repubblica. Stamane di buon mattino sono state fatte le pulizie generali del palazzo e in seguito sono state posizionate le telecamere speciali che riprenderanno l'arrivo del Presidente sulla piazza e poi all'ingresso principale, lungo il corridoio che costeggia il cortile, in Transatlantico e in fine in aula. La cerimonia avrà inizio alle 10, poi Mattarella, dopo il giuramento, pronuncerà il suo discorso di insediamento e lascerà Montecitorio per un omaggio all'Altare della Patria. Da piazza Venezia salirà poi al Quirinale per la cerimonia di insediamento. Mattarella invita Berlusconi. C'è anche il nome di Silvio Berlusconi nell'elenco degli invitati domani all'insediamento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il presidente di Fi parteciperà alla cerimonia che si tiene al Quirinale ed è stato inserito nell'elenco che comprende le alte cariche dello Stato, dei leader e dei segretari delle forze politiche invitati dal cerimoniale. L'ex presidente del Consiglio ha accettato l'invito e quindi sarà presente alla cerimonia.

La giornata di domenica. Messa di primo mattino alla chiesa di Santi Apostoli, poi a piedi fino alla Consulta dove lavora al discorso di martedì, infine il contatto con i suoi due predecessori Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano per condividere "le preoccupazioni" ed il peso del ruolo che si appresta a ricoprire. È la prima giornata da presidente della Repubblica di Sergio Mattarella. Il nuovo capo dello Stato sente l'importanza del momento. Lo si comprende dalle poche parole che sfuggono alla sua riservatezza. "Pregate per me affinché io sia uno strumento per il bene del Paese", dice ad un gruppo di suore che lo salutano all'uscita della chiesa e che gli "strappano" una fotografia prima che si incammini a piedi nuovamente verso la Corte Costituzionale. Per una volta Mattarella lascia la vecchia Panda grigia che lo ha accompagnato in questi giorni e passeggia in centro a Roma.

Non per un bagno di folla (le persone che lo incontrano gli tributano un applauso e urla di incoraggiamento alle quali risponde con garbo) quanto per rispettare, come tutti gli altri cittadini di Roma, il blocco comunale del traffico. Una scelta di semplicità e sobrietà, come quella che vuole imprimere all'inizio del suo settennato. Nel corso della breve passeggiata il nuovo capo dello Stato fila dritto senza rispondere alle domande dei giornalisti o fermarsi davanti alle telecamere. Appena arrivato alla Consulta vuole chiamare Ciampi. Una lunga e affettuosa telefonata al suo predecessore: "Sono grato per tutto quello che hai fatto per il Paese - gli dice - Tu puoi capire bene quali siano le mie preoccupazioni".

L'abbraccio con Napolitano. È il formale passaggio di consegne tra un presidente all'altro che si concretizza nel pomeriggio con la visita a casa di Napolitano. Anche questa volta a piedi per avere una descrizione dei "dossier" sul tavolo al Quirinale. Altra passeggiata a piedi nelle vie del centro di Roma, assediato dalle telecamere che per qualche minuto bloccano il traffico di via Nazionale. Mattarella già sta lavorando da presidente. Il discorso è in via di elaborazione, sta definendo lo staff presidenziale e sta lavorando sui faldoni e sui ruoli aperti da giudice della Corte Costituzionale da consegnare ai suoi colleghi. Nessun passaggio viene lasciato al caso. Le uniche concessioni che si concede sono quelle legate alla vita familiare. Spuntano anche alcune foto del momento della sua elezione vissuto a casa della figlia nel quartiere Flaminio. Immagini che rompono lo stereotipo dell'uomo freddo e serioso. Si vede Mattarella sorridente mentre viene festeggiato dalla sua numerosa famiglia: ci sono i figli, i nipoti che lo abbracciano e i più stretti amici. Sembra uno spaccato di vita di una normale famiglia italiana anche se, in questo caso, si celebra l'elezione di uno dei suoi membri a capo dello Stato. Le prime parole dopo l'elezione. "Il pensiero va soprattutto e anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini"; sono state queste le prime parole pronunciate sabato da Sergio Mattarella da presidente della Repubblica. Parole che riflettono la statura di un uomo sobrio, pacato: le preoccupazioni per le famiglie piegate dalla crisi e insieme la speranza per un futuro più sereno. Abito grigio, camicia bianca, cravatta a pois leggeri, Mattarella si è lasciato fotografare a lungo accanto alle presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Valeria Fedeli, giunte nella sala verde della Corte costituzionale per la comunicazione ufficiale della notizia della sua elezione, ottenuta con 665 voti. Poche parole, una breve pausa nei saloni della Consulta, poi il neo capo dello Stato si è ritirato a bordo della sua Panda grigia nella foresteria della Corte, dove vive da un paio d'anni. I momenti dello spoglio Mattarella li aveva trascorsi  a casa della figlia Laura, insieme alla sorella, gli altri due figli Bernardo e Francesco, i sei nipoti e gli amici più stretti. Poi di corsa alla Consulta.

La visita alle Fosse Ardeatine. Intorno alle 16.30, il neo-presidente è risalito sulla Panda, seduto sul posto del passeggero, ed è andato al mausoleo delle Fosse Ardeatine, a rendere omaggio alle 335 vittime della barbaria nazista. Dopo essersi fermato in raccoglimento nel luogo dell'eccidio il presidente ha pronunciato poche parole, ma significative: "L'alleanza tra  nazioni e popolo seppe battere l'odio nazista, razzista, antisemita e totalitario di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in Europa e nel mondo saprà battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore". Il primo atto pubblico del presidente, dunque, è stato rendere onore ai caduti e nello stesso tempo richiamare all'unità della nazione, solo antidoto al terrorismo.

Domani e dopodomani, il neo-presidente proseguirà nel suo giro di telefonate e poi comincerà a stendere il discorso di insediamento, che pronuncerà martedì alle 10, davanti al Parlamento riunito in seduta comune con i delegati regionali. Subito dopo, intorno alle 11.30, ci sarà la cerimonia di insediamento al Quirinale.Alla quarta votazione ottenuti 665 voti Erano passate da poco le 13 quando il nome di Sergio Mattarella ha raggiunto il quorum di 505 voti alla quarta votazione, la prima con il quorum ribassato al 50% dei 1009 grandi elettori. Subito è scattato un caldissimo applauso. Poi lo spoglio è proseguito e il nome di Mattarella ha raggiunto i 665 voti, solo nove sotto il quorum dei due terzi (673) che sarebbero stati necessari per le prime tre votazioni. Il predecessore Giorgio Napolitano lo ha definito una «figura imparziale» e subito dopo l'elezione ha detto: "C'è stato un risultato superiore alle aspettative", segno di una "convergenza molto ampia, ben al di là delle forze del Pd e dei partiti che si erano pronunciate su Mattarella. Oggi c'è un salto di qualità della politica".127 voti sono andati al candidato dei 5Stelle Ferdinando Imposimato, 46 a Vittorio Feltri, 17 a Stefano Rodotà. Le schede bianche sono state 105. "Buon lavoro, Presidente Mattarella! Viva l'Italia". Così su twitter il premier Matteo Renzi appena in aula alla Camera è scattato l'applauso per l'elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della  Repubblica. Berlusconi ha atteso qualche per inviare un telegramma augurando buon lavoro al nuovo capo dello Stato. Il Papa ha inviato un telegramma a Sergio Mattarella, rivolgendogli "deferenti espressioni augurali per la sua elezione" e auspicando che "Ella possa esercitare il suo alto compito specialmente al servizio dell'unità".Le indicazioni di voto. Anche Area Popolare ha fatto convergere il suo voto su Mattarella. Una decisione presa in extremis dai grandi elettori di Ncd e Udc, che hanno votato per alzata di mano un documento. Un solo voto contrario ci sarebbe stato, secondo quanto si apprende, quello di Barbara Saltamartini, che in dissenso con il suo partito si è dimessa da portavoce di Ncd. Anche il senatore Maurizio Sacconi si è dimesso da capogruppo di Palazzo Madama di Area Popolare. "Abbiamo fatto prevalere il valore della persona sull'errore di metodo", ha spiegato il leader dell'Ncd e ministro dell'Interno Angelino Alfano.

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