martedì 10 febbraio 2015
​Commemorazione a Montecitorio. Il presidente della Repubblica: in Ue nessuno spazio a pulizie etniche.
IL DISCORSO DI APERTURA Accanto agli esuli istriani, per difendere la verità di Lucia Bellaspiga
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​"Per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con la tragedia delle foibe e dell'esodo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia". Lo ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver partecipato alla celebrazione del Giorno del Ricordo che si è tenuta alla Camera dei Deputati. "Il Parlamento con decisione largamente condivisa - ha aggiunto il Capo dello Stato - ha contribuito a sanare una ferita profonda nella memoria e nella coscienza nazionale. Oggi la comune casa europea permette a popoli diversi di sentirsi parte di un unico destino di fratellanza e di pace. Un orizzonte di speranza nel quale non c'è posto per l'estremismo nazionalista, gli odi razziali e le pulizie etniche". Mattarella ha consegnato, assieme alla presidente della Camera, Laura Boldrini, e al ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, i premi alle scuole vincitrici del concorso nazionale "La Grande Guerra e le terre irredente dell'Adriatico orientale nella memoria degli italiani", promosso dal Miur. "Un paese che nasconde la verità non può mai essere un Paese libero e democratico" ha sottolineato la presidente della Camera, Laura Boldrini. "L'Italia vi deve molto perchè con instancabile impegno avete impedito che fosse cancellata la memoria dell'orrore", ha detto ancora la presidente nel corso della cerimonia aperta dal presidente dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Antonio Ballarin. L'orazione iniziale è stata affidata alla giornalista di Avvenire Lucia Bellaspiga. Occorre costruire un "futuro in cui non ci sia il minimo spazio per la violenza, l'odio e la sopraffazione", ha proseguito la terza carica dello Stato che ha ribadito: "Quando il Parlamento ha istituito la giornata del ricordo ha realizzato uno dei suoi atti più elevati e significativi".
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