"Le disuguaglianze, anche quelle
interne, non sono un prezzo necessario per la competizione e la
crescita. Al contrario, disuguaglianze ed esclusioni aprono
fratture sociali e deprimono le potenzialità di sviluppo.
Colpiscono, in particolar modo, proprio la sostenibilità dello
sviluppo". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando
alla Fao. Il presidente ha
ricordato che la fame è causa concorrente o scatenante di violenze
e anche di guerre, e contrastarla è una preziosa opera di pace.
E in tema immigrazione ha sollecitato la Ue ad aggiungere al dovere
dell'accoglienza quello di cooperare con i Paesi di origine e
di transito di migranti, in modo da favorire la loro crescita
economica e sociale.
"Sconfiggere la povertà è possibile. Difficile ma possibile. L'umanità non può rinunciare a questo traguardo. Non ci sarà mai vera pace se
permarranno queste disparità. Le nazioni devono far prevalere la
solidarietà sull'egoismo. Il dialogo e la cooperazione possono
battere il fanatismo e la sopraffazione". Sul tema dell'immigrazione Mattarella ha detto che "soltanto contribuendo a migliorare le condizioni di vita di chi oggi fugge da guerre, persecuzioni o carestie sarà possibile contenere le dimensioni di un problema
epocale, e con il quale dovremo convivere a lungo. Senza
cooperazione tra Paesi e tra Continenti ogni barriera diventerà
insicura e finirà per alimentare ulteriormente odii e
fanatismi".