Con l'omaggio del capo dello Stato,
Sergio Mattarella, alla tomba del Milite Ignoto al Vittoriano,
sono cominciate le celebrazioni per la Festa nazionale della
Repubblica, che hanno il loro momento centrale, con la parata militare in via dei Fori Imperiali.
Mattarella è giunto all'Altare della Patria accompagnato dal
ministro della Difesa Roberta Pinotti e dal capo di Stato
maggiore della Difesa Claudio Graziano.
Sulle scale del Vittoriano, a ricevere il capo dello Stato,
ci sono tra gli altri, il presidente del Senato, Piero Grasso,
quello della Camera, Laura Boldrini, e il presidente del
Consiglio, Matteo Renzi.
La banda dell'Esercito ha quindi intonato l'Inno nazionale e
le Frecce tricolori hanno sorvolato il Vittoriano. Dopo
l'alzabandiera solenne e la deposizione di una corona d'alloro
sul sacello del Milite Ignoto, Mattarella lascerà Piazza Venezia
per passare in rassegna le truppe.
Alla parata partecipano in circa 3.400 persone, tra
militari e civili.
La tradizionale sfilata del 2 giugno quest'anno si è rinnovata, dando spazio ai bambini protagonisti
dell'iniziativa "Sotto l'ombrello": gli alunni dell'Istituto
Comprensivo Elsa Morante di Roma coloreranno l'edizione
2015 della festa della Repubblica realizzando cinquanta
ombrelli con i colori della nostra bandiera. Vestiti di bianco
e con una coccarda tricolore sul petto, al termine della
sfilata saluteranno proprio con i loro ombrelli il presidente
Mattarella e il ministro Pinotti. Per la prima volta pèresenti anche gli atleti con le stellette, compresi quelli del gruppo sportivo paraolimpico della Difesa.
Il presidente Mattarella ha inviato un messaggio al Capo
di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, in
occasione della Festa della Repubblica. "Nel celebrare il 69/mo anniversario della Repubblica, rivolgo anzitutto il mio pensiero deferente alla memoria dei militari italiani che hanno perso la vita al
servizio della Patria. Ieri, nel lungo e travagliato percorso
che ha reso l'Italia una nazione libera, democratica e in pace.
Oggi, in Paesi attraversati da conflitti e devastazioni, in
aiuto a popolazioni sofferenti che nella presenza delle Forze
Armate italiane ritrovano la fiducia nel futuro e la speranza
per un mondo migliore". "Il loro sacrificio - prosegue Mattarella - costituisce risorsa morale delle nostre Forze Armate. Un bene prezioso che avvertiamo maggiormente quando, come in questo periodo,
assistiamo ad ingiustizie e barbarie che pensavamo ormai
definitivamente superate".