Annunciare la sua seconda gravidanza, per giunta doppia, si è rivelato un passo falso per Marissa Mayer, la bionda amministratice delegata di Yahoo!. Lei partorirà due bambine a dicembre, ma l'averlo detto a tutto l'universo mondo martedì sul suo blog, non le ha procurato solo felicitazioni.A scatenare commenti negativi sul web è stata certamente la chiosa di Marissa al felice annuncio: "Visto che la gravidanza è senza complicazioni e che è un momento di trasformazione unico per Yahoo!, intendo seguire l'approccio avuto con il mio primo figlio tre anni fa: prendere una breve maternità e continuare a lavorare". Da notare almeno un paio di particolari: quando fu strappata a Google da Yahoo!, nel 2012, era incinta di sei mesi e tornò in ufficio due settimane dopo la nascita del primo figlio. Il suo approccio con la questione del bilanciamento vita/lavoro è stato ambivalente: da una parte nel 2013 ha stabilito che le neomamme di Yahoo! possono prendere fino a 16 settimane retribuite di maternità (e i padri 8), dall'altro ha abolito la possibilità del telelavoro, considerato non più utile all'azienda, facendo arrabbiare parecchi dipendenti e guadagnandosi per questo l'epiteto di "Stalin della Silincon Valley".L'annuncio della sua nuova gravidanza ha conquistato titoli di giornali e rilanci sul web, compreso un ampio articolo sul New York Times. Ma anche molti commenti al vetriolo. In via preliminare c'è da chiedersi se molti di questi non siano determinati anche dal fatto che Marissa sia una donna, e una donna tra le più influenti del mondo. Di solito, il fatto che un manager uomo aspetti un figlio non fa notizia.Constatato che la discriminazione di genere passa anche da questo diverso trattamento, bisogna osservare che la posizione della Meyer non è tale da procurarle molte simpatie. La sua maternità non avviene nelle stesse condizioni di quella di tutte le altre donne (o comunque del 99 per cento di esse). Il suo reddito le consente tutti gli aiuti necessari, e molti di più. La sua posizione nella scala di comando pare le abbia già fruttato una nursery a fianco all'ufficio, a lei riservata (ma su questo non si hanno conferme). Infine, il suo mandato a Yahoo! (fare crescere l'azienda e ora governare quel 15% di azioni di Alibaba che dovrebbe essere separato in una nuova società) non le consente di mollare le redini a lungo, visto anche che i risultati della sua dirigenza non sono brillanti come ci si aspettava.
Anche per tutto questo l'esempio di Marissa rischia di non essere positivo per le mamme che scelgono di stare accanto al neonato per un tempo ragionevole senza per questo sentirsi infedeli all'azienda. "Una svalutazione del ruolo di genitori e delle tematiche del bilanciamento vita/lavoro", si legge in un commento all'articolo del NYT. Un altro: "Sono triste per i bambini". E ancora: "Marissa è un tipico esempio di executive workaholic: non un buon precedente per le donne che non hanno il suo denaro e la sua ambizione".
Insomma, la Mayer, oggi come due anni, fa discutere.