lunedì 21 ottobre 2024
Domenica trovato il corpo di un ragazzo di 20 anni travolto dalla piena mentre era in auto con il fratello. Zuppi: dobbiamo prenderci cura del creato
Un morto e tremila sfollati, l'Emilia Romagna devastata dalle piogge

Ansa

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Un incubo ricorrente per una popolazione stremata. A un anno e mezzo dalle due alluvioni che nel 2023 causarono 17 morti e diversi miliardi di danni, a nemmeno un mese dall’ultima ondata di maltempo che ha colpito il ravennate, l'Emilia-Romagna è tornata sott'acqua. L’emergenza più grave stavolta nel Bolognese dove ha perso la vita un ragazzo di appena 20 anni. Sul capoluogo emiliano si è riversata una "slavina d'acqua", con alcuni torrenti sotterranei che sono letteralmente esplosi. Le persone che in tutta la regione hanno dovuto abbandonare la propria abitazione, spostarsi ai piani alti, trovare riparo in hotel o centri rifugio sono state oltre tremila ma il calcolo non è ancora definitivo. Ieri sera sono stati evacuati 41 pazienti dall'ospedale di Bentivoglio, nel bolognese. L'acqua, che ha circondato la struttura, ha tra l'altro invaso il centro dialisi, ma i macchinari sono stati messi in salvo in tempo. Per la giornata di oggi il Comune di Bologna ha invitato le aziende a favorire lo smart-working, in attesa che vengano compleati gli interventi sulla viabilità e le linee ferroviarie.

A Pianoro morto un ragazzo di 20 anni, travolto dall'acqua mentre era in macchina. La nuova sciagura climatica, su un terreno già saturo per le piogge delle scorse settimane, ha avuto inizio sabato pomeriggio - giornata dichiarata allerta rossa. Verso sera l'emergenza ha cominciato a prendere forma, in modo drammatico, nella pianura emiliana. In modo per certi versi inaspettato: il Ravone, un torrente in parte tombato che per decenni non ha causato problemi, non ha retto alla quantità d'acqua piovuta ed è esploso. "Come buttare 5 litri dentro un bicchiere" per usare le parole della presidente facente funzione Irene Piolo. Fin da subito tra i centri in difficoltà è emerso Pianoro, con gran parte del territorio irraggiungibile e l'Sos del sindaco. Proprio qui, a Botteghino di Zocca, due giovani fratelli erano in auto quando sono stati sorpresi dall'acqua. Uno dei due è riuscito a salvarsi, l'altro no ed è stato recuperato cadavere domenica mattina dai vigili del fuoco. Si chiamava Simone Farinelli, aveva 20 anni, con un problema di disabilità uditiva.

Zuppi: dobbiamo prenderci cura del creato "In queste ore molte nostre comunità, anche dentro la città, sono state colpite e alcune chiese sono allegate. Sperimentiamo in piccolo la forza di pandemie che travolgono tutto e rivelano la fragilità della nostra vita e la necessità di prenderci insieme con serietà e consapevolezza cura del creato e di ogni creatura. Ricordiamo nella preghiera Simone, giovane travolto dall'acqua a Botteghino. Ho parlato con la sua mamma e porto nel cuore la sofferenza terribile della sua famiglia. È la nostra" ha scritto l'arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi, in un messaggio inviato ai bolognesi.

Il geologo: la crisi climatica impone di ri-progettare la rete. L'emergenza ha colpito tutta la Regione Emilia Romagna. Più di 15 i corsi d'acqua oltre la soglia rossa. Dal pomeriggio di sabato sono caduti fino a 175 millimetri di pioggia su Bologna: la media storica dell'intero mese di ottobre è di poco superiore ai 70 millimetri. La presidente Priolo, che si appresta a chiedere un nuovo stato di emergenza, ha invocato un piano Marshall per la messa in sicurezza del territorio perché la manutenzione "ordinaria" delle "sole Regioni" non basta più. Paride Antolini, presidente dell'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna auspica "una riprogettazione di tutta la rete. Quando abbiamo queste piogge il nostro reticolo idrografico va in crisi per cui occorre adeguarlo per contenere e contrastare questi eventi". Servono interventi diversificati in base al territorio ma con l'obiettivo comune di "ridare spazio all'acqua senza se e senza ma". Nell'emergenza "si invoca sempre la pulizia dei fiumi ma - sottolinea - la manutenzione che sicuramente serve non basta. In alcune zone si potranno fare casse di espansione, in altre situazioni vanno create aree di laminazione, e in altre si può pensare alla tracimazione controllata trovando un'adeguata compensazione per i danni che subirà l'agricoltura che insiste in quell'area. Non si può fare diversamente altrimenti ci saranno allagamenti continui, sempre più frequenti. C’è un regime di piovosità che è cambiato, non si può sostenere il contrario".

Allerta in Lombardia per la piena del Po. Domenica con il fiato sospeso in Lombardia nelle terre lungo il Po per la preoccupazione di possibili esondazioni che però non si sono verificate anche per la tregua concessa dal maltempo. Chiusi alcuni ponti (quello delle barche a Bereguardo e quello di Torre sull’Oglio) con sindaci e protezione civile in allerta.

In Sicilia danni all'agricoltura, esonda il torrente Salso. Dalla siccità all'alluvione: la Sicilia è stata travolta dalla pioggia di sabato che non ha risparmiato nessun angolo dell'isola, dopo mesi di arsura, ha provocato danni soprattutto nella parte centro-orientale dell'isola, bloccando arterie stradali, allagando case, negozi e devastando aziende agricole, com'è accaduto a Licata. Nel grosso centro dell'Agrigentino gli ortaggi erano miracolosamente sopravvissuti alla scarsità di acqua e quando erano pronti per la raccolta sono stati inghiottiti dall'esondazione del Salso. Il fiume, nel massimo della piena, ha raggiunto otto metri d'altezza, come non si era mai visto da quelle parti. Da Licata a Catania - passando per le aree del Nisseno e dell'Ennese con strade e tratti di ferrovia chiusi per frane - dove rimangono impresse le immagini della giovane nigeriana, Angela, impiegata in un bar, che si è lanciata in strada per salvare un motociclista trascinato dall'acqua nella centrale via Etnea trasformata in un fiume.

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