mercoledì 16 marzo 2011
È nuovamente allerta in Veneto, dopo l'alluvione di fine ottobre, con la pioggia ininterrotta delle ultime ore. La Protezione Civile veneta ha emesso un secondo avviso di criticità idrogeologica e idraulica. Dichiarato lo stato di allarme per il rischio idraulico nella zona denominata Basso Brenta - Bacchiglione. Esondato un fiume a Soave, evacuata una scuola. Massima allerta a Vicenza.
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E' nuovamente allerta in Veneto, dopo l'alluvione di fine ottobre, con la pioggia ininterrotta delle ultime ore. La Protezione Civile veneta ha emesso un secondo avviso di criticità idrogeologica e idraulica. E' stato dichiarato lo stato di allarme per il rischio idraulico nella zona denominata Vene - E (Basso Brenta - Bacchiglione); di preallarme per le zone Vene - B (Alto Brenta - Bacchiglione), Vene - C (Adige - Garda e Monti Lessini) e Vene - F (Basso Piave, Sile ), con stato di attenzione per il resto della regione.In territorio veronese è esondato il fiume Tramigna all'altezza di Soave e una scuola è stata prontamente evacuata. Allarme anche a Monteforte d'Alpone dove il corso d'acqua omonimo è prossimo alla tracimazione. A Tregnago si segnala l'esondazione dell'Illasi che ha travolto un auto di anziani che sono stati recuperati grazie all'intervento dell'elicottero."Ci preoccupa in particolare - ha sottolineato il presidente della Regione Luca Zaia - la concomitanza di piogge torrenziali oltre il previsto e del simultaneo scioglimento delle nevi in montagna i cui effetti si fanno pesantemente sentire nell'alta pianura. La macchina della Protezione Civile è stata già mobilitata da qualche ora. Tutto questo però comporta un maggiore comune impegno per forzare il governo a fornire immediate risorse, con le quali risarcire la popolazioni già alluvionate e mettere in sicurezza il territorio, per assicurare a tutti un futuro di maggiore serenità".Stato di allarme a Vicenza: cittadini a rischio avvisati con sms e con megafoni. In distribuzione i sacchi di sabbia a partire dalle 5 zone più a rischio. "Sole 12 ore di pioggia e siamo stati costretti a diramare lo stato di allarme: ciò fa capire quanto questo significhi in termini di necessità urgentissima di realizzare i bacini di laminazione a nord della città". Queste le amare parole del sindaco Achille Variati che, dopo aver annunciato l'allarme, con l'assessore alla protezione civile Pierangelo Cangini si appresta a rientrare nella riunione permanente del Coc, il Comitato operativo comunale, attivato per gestire l'ennesima emergenza alluvione.
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