venerdì 10 aprile 2015
Figlio di uno storico capomafia, era irreperibile da un anno. Agenti della squadra mobile lo hanno catturato nel  paese etneo dove si nascondeva con la moglie.
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Il boss latitante 'Nuccio' Mazzei, figlio dello storico capomafia Santo, detto 'U carcagnusù, detenuto al 41bis, 'uomo d'onore' collegato a Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca, è stato arrestato dalla polizia di Stato di Catania in collaborazione il Servizio centrale operativo di Roma. Ritenuto alla guida dall'omonimo clan mafioso, era irreperibile dall'aprile dello scorso. Agenti della squadra mobile lo hanno catturato a Ragalna, paese etneo dove si nascondeva con la moglie. Mazzei non era armato. 'Nuccio' Mazzei era latitante dall'aprile del 2014 quando sfuggì al blitz 'Scarface' della guardia di finanza di Catania. Secondo l'accusa, il boss e i suoi più stretti collaboratori gestivano direttamente degli affari dei 'Carcagnusi', e in particolare il "reinvestimento dei proventi derivanti dalle attività illecite - e non soltanto estorsioni, ma anche bancarotte aggravate dal metodo mafioso - nel circuito legale, attraverso l'acquisto di attività economiche, tutte fittiziamente intestate a prestanome". Sebastiano Mazzei era ancora irreperibile l'8 luglio 2014 quando Dia di Catania e Carabinieri di Randazzo eseguirono l'operazione antimafia 'Ippocampo'. Il boss era accusato di associazione mafiosa e traffico di droga in collegamento con organizzazioni criminali calabresi della Piana di Gioia Tauro. Secondo l'accusa, il clan esercitava una posizione di predominio criminale nel rione San Cristoforo di Catania e, secondo quanto riferito da più pentiti alla Dda della Procura, avrebbero avuto un ruolo nel progetto di guerra di mafia tra i 'Carateddi' e la famiglia Santapaola scongiurata dagli arresti delle forze dell'ordine.
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