martedì 27 febbraio 2018
Procedura irrituale e senza precedenti prima delle elezioni. Di Maio parla di «cortesia istituzionale».
Il candidato premier di M5s, Luigi Di Maio (Ansa)

Il candidato premier di M5s, Luigi Di Maio (Ansa)

COMMENTA E CONDIVIDI

Luigi Di Maio invia una mail al Colle con la lista dei ministri di un eventuale governo a guida 5 Stelle. Procedura irrituale, che secondo il candidato premier è, però, un gesto di "cortesia istituzionale". Ovviamente il Quirinale non dà alcun tipo di riscontro e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aprirà il capitolo ministri solo dopo le elezioni, quando durante le consultazioni si presenteranno le forze politiche al Colle.

Lo stesso presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ieri non ha mancato di far notare tutta la stranezza della lista "preventiva". «Siamo in questo festival surreale di proposte miracolose. Siamo arrivati al primato assoluto a livello globale: c’è un "governo ombra" presentato già prima delle elezioni. Mai visto prima». Anche Lorenzo Dellai, presidente di Des e tra i promotori di Civica solidale, parla di «sceneggiata propagandistica». La mail al capo dello Stato con una «fantomatica lista di ministri» sarebbe, inoltre, «del tutto irrituale sul piano costituzionale e ridicola su quello politico».
A Gentiloni replica Di Maio: «Lui pensa agli inciuci post voto e ai futuri scambi di poltrone, noi ai cittadini. Lui vuole fare tutto sotto banco, noi agiamo in trasparenza. Il nostro non è un governo ombra, è alla luce del sole». Ma il candidato premier M5S subisce un duro attacco anche da Matteo Renzi, che lo giudica «incompetente e incapace di governare questo Paese».

Intanto, Di Maio annuncia che la squadra sarà di 18 persone, lui compreso e rivela i nomi di nuovi possibili ministri M5S, a partire da Lorenzo Fioramonti allo Sviluppo economico. Classe 1977, professore di Economia politica all’Università sudafricana di Pretoria, è candidato in un collegio uninominale a Roma. «Accetto con orgoglio», ha scritto l’economista su Facebook. Per il Welfare c’è un altro economista, docente a Roma Tre, Pasquale Tridico. Alessandra Pesce, dirigente del ministero dell’Agricoltura, in caso di vittoria del movimento, andrebbe a guidare proprio quel dicastero. Infine, il docente di Diritto privato Giuseppe Conte andrebbe al ministero della Pubblica amministrazione, deburocratizzazione e meritocrazia. Mentre il giornalista Guido Bagatta non andrà allo Sport. Dentro il movimento non mancano, comunque, i malumori per la «scarsa condivisione».

Secondo quanto viene riferito, nessuno tra i parlamentari attuali conosce i nomi della squadra di governo. Ci si basa solo sui rumors che parlano di molti esterni, ma non saranno solo tecnici, assicura a sera in tv Di Maio, perché «mettono il cuore in quello che fanno». Solo due sarebbero i deputati uscenti, Alfonso Bonafede (che potrebbe essere designato per la Giustizia) e Riccardo Fraccaro. Chi è vicino al candidato premier esclude il rischio che possano esserci problemi sui nomi dei ministri in pectore come accaduto per le candidature al Parlamento, spiegando che «sono state fatte tutte le verifiche» e che si tratta di «persone di alto profilo».

Ieri intanto è saltato anche il nome di Guido Bagatta come possibile ministro dello Sport. Il giornalista e conduttore tv spiega di aver deciso, dopo «un piacevole confronto con Luigi Di Maio, che ringrazio», che al momento non ci sono le condizioni, «specialmente temporali, per ipotizzare un impegno istituzionale così importante». Come primo nome Di Maio aveva fatto quello del generale dei Carabinieri Sergio Costa per l’Ambiente. La presentazione ufficiale sarà domani alle 15 al salone delle Fontane all’Eur. Di Maio presenterà i possibili ministri uno ad uno.

Già ieri si sarebbe tenuto un incontro conoscitivo tra l’aspirante premier e la sua squadra. Venerdì il gran finale della campagna elettorale vedrà Beppe Grillo sul palco di piazza del Popolo al fianco di Di Maio, Alessandro Di Battista, la sindaca di Roma Virginia Raggi, la candidata alla Regione Lazio Roberta Lombardi e tanti candidati. Poi, l’appuntamento per la notte elettorale all’hotel Parco dei Principi. Anche se, a quanto si apprende, Grillo sarà già a Genova per votare.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: