mercoledì 4 maggio 2011
Per la prima volta una donna ricoprirà il delicato ruolo di vertice operativo della radiotelevisione pubblica. E, dopo anni, le briglie del Cavallo più noto d'Italia sono affidate a una dirigente interna.
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Come previsto dopo la designazione unanime del consiglio di amministrazione, ieri Lorenza Lei è diventata ufficialmente il nuovo direttore generale della Rai. Il primo passaggio procedurale è stato compiuto quando l’assemblea totalitaria degli azionisti ha pienamente accolto, infatti, l’indicazione che all’unanimità era venuta in tal senso dal cda di Viale Mazzini. Il secondo è stato costituito dalla ratifica da parte dello stesso consiglio. «Sarà un cammino impegnativo da affrontare in tempi rapidi e per il quale occorrerà l’impegno di tutti», dichiara la neoeletta ringraziando l’azionista, il presidente Garimberti e il Cda «per la piena fiducia» accordatale. «È andata benissimo. C’è un ottimo clima in Consiglio, un clima di grande collaborazione», ha esultato il presidente di Viale Mazzini, Paolo Garimberti, sottolineando che la nomina offre «una buona occasione per una ripartenza». Secondo Garimberti, «ora bisogna rimettere in moto l’azienda dopo un periodo di stallo e incertezza. Un momento che deve finire in fretta. Credo che lo spirito che c’è sia quello giusto». Gli altri componenti del Cda si fanno eco negli apprezzamenti e auguri. «Riconoscimento alle tante pregiate professionalità interne», nota Rodolfo De Laurentiis. Giovanna Bianchi Clerici apprezza la valorizzazione di «una donna al vertice». Giorgio Van Straten si aspetta «che faccia ripartire la macchina Rai». «Spetta a lei riparare in fretta le falle», osserva Nino Rizzo Nervo. «Si rspira un’aria nuova di collaborazione», rileva Antonio Verro. L’applauso corale all’avvento della prima donna al vertice della Rai rispecchia pienamente il clima bipartisan in cui è emersa la designazione della Lei. Anche l'Osservatore Romano «rivolge gli auguri più cordiali di buon lavoro», sottolineando che la è «prima donna a ricoprire questo importante incarico», e ricordando che nel 2010 «è stata insignita della Medaglia d’oro del presidente della Repubblica». L’Aiart auspica che «sia portatrice di valori positivi nella programmazione della Rai». Numerose le voci femminili ad esprimere soddisfazione. L’intera area "rosa" del gruppo del Pdl al Senato, esplicita la sicurezza che «grazie alla sua riconosciuta e lunga esperienza, ella potrà rilanciare l’azienda a beneficio della qualità dell’informazione e degli altri programmi televisivi». È la conferma, secondo la collega del Pd, Vittoria Franco, di quanto «i tempi siano maturi perchè le personalità femminili assumano più potere».«Dopo uomini deboli, alla guida della Rai ci sarà una donna forte», si è compiaciuto Enzo Carra dell’Udc, aggiungendo che l’azienda «sarà diretta da una persona che la conosce e la ama». Il capogruppo del Pd in commissione Vigilanza, Fabrizio Morri, si dice certo, «che saprà rilanciare il ruolo di un servizio pubblico radiotelevisivo autonomo dai governi», e evidenzia che la «designazione unanime» è un fatto positivo che «potrà avere importanza decisiva per voltare pagina rispetto agli anni che ci stanno alle spalle». Il suo omologo per il Pdl, Alessio Butti si dice certo che ora saranno individuate «nuove strategie di sviluppo», augurandosi, vista la «sensibilità e l’equlibrio» della Lei, «un recepimento rapido dell’atto di indirizzo sul pluralismo dell’informazione che approveremo entro il 19 di maggio in commissione di Vigilanza». Il vicepresidente della Camera, il pidiellino Maurizio Lupi, è convinto che la prima donna ai vertici di Viale Mazzini «saprà, con la sua esperienza e professionalità, contribuire in maniera determinante a rilanciare l’azienda mettendola in grado di affrontare le sfide del futuro». Arrivano gli auguri anche del leader della Cisl, Raffaele Bonanni. ".
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