mercoledì 24 marzo 2021
Le Regioni possono reclutare i “riservisti” in caso di dosi non usate, ma si muovono in ordine sparso. In realtà l’ordinanza Figliuolo stabiliva l’elenco dei soggetti prioritari
1 di 5

Personale scolastico in attesa della vaccinazione a Milano

Personale scolastico in attesa della vaccinazione a Milano - Fotogramma

Galeotta fu la frase, pronunciata in tv davanti agli italiani una domenica sera: «Basta sprecare dosi, chiunque passa va vaccinato » aveva detto il commissario all’emergenza Covid, Paolo Francesco Figliuolo. E in molti l’hanno preso alla lettera. Tanto che il giorno dopo medici, ospedali, centralini e pronto soccorsi sono stati presi d’assalto da chi non vedeva l’ora di farsi iniettare il tanto atteso vaccino. Soprattutto dopo lo stop di quattro giorni al vaccino AstraZeneca e la rinuncia da parte di alcuni. La domanda più frequente rimane: «Come posso mettermi in lista d’attesa per ricevere il vaccino?». Le Regioni, ancora una volta, si muovono in ordine sparso anche se la direttiva è chiara. Non esiste nessun 'vaccino sospeso' ma, soprattutto, nessun riservista dell’ultimo momento. Per evitare che dosi residue a fine giornata possano finire gettate via, il generale Figliuolo ha disposto in un’ordinanza le modalità per il loro impiego.

L’ordinanza di Figliuolo
Nel testo dello scorso 15 marzo si dispone che le dosi di vaccino eventualmente residue a fine giornata, qualora non conservabili, «siano eccezionalmente somministrate, per ottimizzare l’impiego evitando sprechi, in favore di soggetti comunque disponibili al momento, secondo l’ordine di priorità individuato dal Piano nazionale e successive raccomandazioni ». Le liste di riserva, pertanto, devono includere le categorie vaccinali già individuate dal piano (che peraltro negli ultimi due mesi è già cambiato tre volte, ndr). Dopo gli over 80 si procede quindi con i più fragili: le persone con disabilità, i malati oncologici, i cittadini con patologie croniche e i loro care giver. Nessun privilegio quindi per gli amici degli amici o per categorie professionali: le parole di Figliuolo sono chiare, si procede per ordine anagrafico. Cosa che non è avvenuta, ad esempio, anche nel Cremonese, con le dosi somministrate ai dipendenti comunali.

I 'furbetti' del Cremonese

È accaduto a Sospiro, cittadina in provincia di Cremona dove domenica è stato aperto un hub vaccinale presso la Fondazione Sospiro, Rsa e centro che si occupa di disabilità. Un messaggio via WhatsApp per dare a consiglieri comunali, dipendenti e collaboratori comunali le dosi di vaccino anti Covid avanzate dopo la giornata di somministrazione alla popolazione inserita nelle categorie prioritarie. «Il ragionamento è stato che piuttosto che buttarle era meglio darle al primo che passava», ha spiegato il sindaco Fausto Ghisolfi. «Sono stato avvertito dai responsabili della Fondazione che c’erano dosi in più – ha precisato – ma non si è presentato nessuno, la scelta era se buttarle o chiamare qualcuno». Alla fine, rivela il primo cittadino, «di tutte le persone che ho contattato, circa 25, se n’è presentata una: le altre presumo le abbiano buttate».

La panchina vaccinale in Toscana
La Regione Toscana apre da oggi la 'panchina vaccinale', un sito Internet dove ci si potrà iscrivere per diventare 'riservisti' in caso di dosi di vaccino avanzate, dopo le disdette, a fine giornate nei centri vaccinali. La funzione consentirà di rendersi disponibile a chiamate dell’ultimo minuto. Dopo anche la polemica scoppiata proprio ad Arezzo e la somministrazione al giornalista Andrea Scanzi (vaccinato come 'riservista' nella categoria caregiver, ndr), secondo Maria Elena Boschi, un «atteggiamento vergognoso non solo saltando la fila ma mettendo insieme una squallida lista di bugie».

Tra le priorità i detenuti
La popolazione carceraria è tra le categorie prioritarie previste dal piano vaccinale, precisano dalla struttura del Commissario per l’emergenza. « L’attuale piano di vaccinazione contempla e prevede la vaccinazione della popolazione carceraria, la quale rientra nelle categorie prioritarie previste dal ministero della Salute».

1 di 5
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: