Sì dell'Aula della Camera alla legge di stabilità. I voti a favore sono stati 372, 73 i contrari, 16 gli astenuti. La manovra, blindata a Montecitorio dal governo con tre fiducie, passa al Senato. Governo battuto quasi all'unanimità nell'Aula della Camera su un ordine del giorno del Pd alla legge di stabilita' relativo alla tobin tax.Il testo, di cui primo firmatario è Francesco Boccia, è passato con 433 sì, sei no e otto astenuti malgrado il parere contrario dell'Esecutivo. Il testo approvato mira, ha spiegato in Aula Boccia prima del voto, a non esentare nessuno dal pagamento della tassa, soprattutto sui derivati. Il governo aveva chiesto una riformulazione che però non è stata accettata dal Pd. L'ordine del giorno è stato sottoscritto anche dal gruppo dell'Idv.Il governo battuto anche su un ordine del giorno del Pd alla della legge di stabilità, sugli italiani all'estero. Il testo approvato di Fabio Porta, impegna l'esecutivo "a promuovere la cultura e la lingua italiana nel mondo, a consentire la copertura degli interventi di solidarietà per i nostri connazionali, soprattutto anziani, in condizioni di bisogno che vivono in aree attraversate da difficoltà di ordine economico e sociale e di ripristinare le voci relative alle operazioni elettorali riguardanti i Comites (Comitato degli italiani residenti all'estero) e il Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero) inspiegabilmente soppresse nonostante la legge di rinvio preveda il rinnovo entro il 2014". Il governo aveva chiesto una riformulazione che non è stata accolta dal presentatore.Sì pressoché unanime dell'Aula della Camera all'ordine del giorno unitario alla legge di stabilità sul ripristino delle esenzioni Irpef ai titolari delle pensioni di guerra e di redditi ad esse assimilate, anche per i trattamenti di reversibilità.