Cerimonia di consegna alla prefettura di
Caltanissetta dei beni confiscati ad Antonio Scozzali, nel Comune di
Vallelunga Pratameno. Uno degli immobili era stato trasformato dalla
mafia in una delle 'prigioni' del piccolo Giuseppe Di Matteo,
strangolato e sciolto nell'acido per punire la scelta del padre
Santino di collaborare con la giustizia. Tra i presenti, la
presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosi Bindi e il
prefetto Umberto Postiglione, capo dell'Agenzia nazionale per
l'amministrazione e la destinazione dei beni confiscati. La Regione
ha contestualmente stabilito la concessione temporanea del bene al
Consorzio per la legalità e lo sviluppo che lo destinerà a un uso
produttivo. "Quello di oggi è un importante tassello che si aggiunge
a un percorso di legalità fortemente voluto da questo governo", ha
detto la vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello. Domani, 25 giungo, alle 9, nella
sede palermitana dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione dei
beni confiscati alla criminalità organizzata, il prefetto Umberto Postiglione,
consegnerà alla Regione Siciliana 27 immobili da destinare a
finalità istituzionali.
Sempre domani, alle 10,30, al tenente colonnello Mario Pantano,
capo ufficio del Comando dei carabinieri di Catania, verranno
consegnati 7 immobili da destinare all'Arma dei carabinieri per
soddisfare esigenze alloggiative del personale.
Alle 12, poi, diversi sindaci delle province di Trapani e Palermo
riceveranno altri 53 immobili confiscati alla mafia.
Alla cerimonia di consegna prenderanno parte i sindaci dei comuni
di Monreale, Misilmeri, Cerda, Bolognetta, Altofonte, Cinisi;
Erice, Valderice, Castelvetrano e Campobello di Mazara.
In serata, invece, Postiglione all'hotel San Paolo di Palermo
consegnerà al sindaco della città Leoluca Orlando, 14 immobili da
destinare all'emergenza abitativa, 6 immobili di natura
commerciale già affittati i cui proventi verranno reinvestiti nel
sociale, e altri 11 tra terreni box e magazzini di varia natura.