lunedì 22 agosto 2011
È l'orientamento emerso dal vertice del partito, che chiede anche un ridimensionamento dei tagli agli enti locali e una proposta anti evasione.
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La Lega ribadisce: le pensioni non si toccano. È quanto emerso nel vertice di via Bellerio. "La segreteria politica della Lega Nord, presieduta dal segretario federale, on. Umberto Bossi, riunitasi in giornata odierna nella sede di via Bellerio, ha deliberato i seguenti correttivi che la Lega Nord intende presentare come proposte per la manovra", si legge nella nota diffusa dla ministro Calderoli che sintetizza in tre punti le 'decisionì del Carroccio. "Le norme relative alla previdenza contenute nel decreto legge 138 sono idonee e non suscettibili di modifica vista l'intesa raggiunta a riguardo tra l'on.Umberto Bossi e l'on. Silvio Berlusconi", prosegue il comunicato. La Lega sottolinea anche "l'assoluta necessità di un ridimensionamento dell'intervento sulle  autonomie locali" e sollecita "una proposta incisiva ed equa per sconfiggere la grande evasione fiscale e conseguentemente reperire risorse per lo sviluppo del Paese".ll decreto legge n. 138/2011 al quale fa riferimento il ministro Calderoli, varato dal governo, e da domani all'esame del Senato, in materia di pensione prevede lo slittamento di un anno delle pensioni degli insegnanti che matureranno il diritto pensionistico dal 1° gennaio 2012 e l'anticipazione all'anno 2016 dell'aumento graduale dell'età delle lavoratrici del settore privato quale requisito anagrafico per il diritto alla pensione di vecchiaia.In assenza di modifiche legislative, la decorrenza del pensionamento di anzianità con il requisito di 40 anni di contribuzione risulta fissata aggiungendo al periodo di 12 mesi l'ulteriore periodo di 3 mesi, previsto nella precedente manovra per l'anno 2014.
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