Non avrebbe accettato la separazione dalla moglie, non ancora legale ma in atto da un mese e mezzo, Franco Capone, 46 anni, l'artigiano di Taurisano, in provincia di Lecce, che stamane ha ucciso la moglie, Erika Ciurlio, di 43 anni, con un colpo di pistola e poi si è suicidato con la stessa arma. I due corpi sono stati trovati senza vita nella loro auto all'interno del garage della loro abitazione. L'uomo era già stato denunciato per minacce dalla moglie. A quanto si è appreso, quando la donna avevaannunciato al marito la sua intenzione di separarsi, più di un mese e mezzo fa, l'uomo aveva reagito in maniera violenta ed Erika Ciurlia aveva presentato denuncia per minacce al commissariato di polizia. I poliziotti che avevano raccolto la denuncia avevano detto alla donna di segnalare alle forze dell'ordine eventuali azioni violente da parte dell'uomo ma la donna - a quanto si è saputo - non aveva più richiesto l'aiuto di polizia e carabinieri. Oggi Erika sarebbe stata convinta dall'ex marito, che le aveva telefonato sul cellulare, a raggiungerlo nella casa, in via 4 novembre, in contrada San Donato, dove la coppia viveva prima della separazione. I cadaveri dei due sono stati trovati all'interno di una Fiat Punto, - probabilmente la vettura con la quale la donna si era recata all'appuntamento - all'interno del garage-officina attiguo alla abitazione, dove l'uomo ora viveva da solo dopo l'allontanamento della consorte: qui, probabilmente dopo l'ennesima discussione, Franco Capone ha sparato contro la ex moglie, uccidendola, e poi si è tolto la vita.
L'uomo, un artigiano di 46 anni, non avrebbe accettato la separazione della moglie, Erika Ciurlo. La donna, che da un mese e mezzo aveva lasciato il marito, lo aveva già denunciato alla polizia per minacce. La coppia aveva tre figli.
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