I nove Consigli regionali che hanno proposto il quesito (ne avevano formulati altri 5, poi non ammes-si), i comitati 'No-triv', le associazioni ambientaliste, M5S, Lega e partiti della sinistra radicale propongono di votare «sì» per diversi motivi. Il principale è il rischio ambientale legato alle trivellazioni, che la proroga delle concessioni entro le 12 miglia prolungherebbe nel tempo. A questo motivo le Regioni aggiungono il conflitto con il governo su chi ha potere in tema di ambiente ed energia. Se vincesse il sì, le compagnie che ora lavorano sotto le 12 miglia continuerebbero a estrarre sino alla naturale scadenza della concessione, non oltre.