martedì 4 ottobre 2011
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Quattro morti e due feriti: è il drammatico bilancio del lunedì nero sul fronte degli infortuni sul lavoro in Italia.La prima tragedia si è consumata attorno alle 7 a Giugliano (Napoli): un uomo è deceduto, mentre altre due persone sono rimaste intossicate per le esalazioni che si sono sprigionate dal processo di fermentazione del mosto di vino. La vittima si chiamava Alessandro Coviello, aveva 55 anni ed era di Trentola Ducenta, nel Casertano. L’uomo stava effettuando le operazioni di travaso all’interno di alcune damigiane in un cantinato posto a sei metri sotto terra quando è stato investito dalle esalazioni ed è morto asfissiato. Portati in ospedale, si sono invece ripresi A. E., 53 anni, proprietario della cantina e un immigrato di 25 anni. Sempre in Campania, a Napoli, è morto Salvatore Ciotola, 32 anni. Il giovane, addetto alla manutenzione dell’ippodromo di Agnano (Napoli), è stato investito dalla macchina della giuria ed è deceduto durante il trasporto in ospedale.In Sardegna, invece, un agricoltore è deceduto ieri mattina in Ogliastra travolto dal trattore che stava guidando. Romano Perino, 78 anni, di Lotzorai, è morto subito dopo l’arrivo degli operatori del 118 allertati dai vicini di terreno. L’uomo, poco dopo le 11, in base alla ricostruzione, stava lavorando in campagna: per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri, il mezzo lo ha travolto senza lasciargli scampo. È stato avvertito anche l’elisoccorso di Alghero, ma l’intervento non è servito a salvargli la vita.Nel pomeriggio il terzo infortunio, questa volta a Corteno Golgi in Alta Vallecamonica nel Bresciano al confine con la provincia di Sondrio. La vittima è P. S., un artigiano di 54 anni, residente in paese, che lascia la moglie e un figlio. È morto schiacciato sul fondo del vano ascensore, ucciso sul colpo dal contrappeso della cabina che, con l’aiuto di un altro uomo, aveva da poco terminato di smontare. La vittima, in base alla prima ricostruzione, poco prima delle 15, era impegnata all’interno di un hotel per smantellare l’impianto. In un paio d’ore l’intervento è stato completato, restava solo da ripulire il pavimento del vano. Un’operazione che, visto lo spazio ristretto, poteva effettuare solo una persona.L’artigiano di Corteno Golgi, quindi, utilizzando una scala è sceso per un paio di metri. All’improvviso, per cause in corso di accertamento, la tragedia scandita da un forte rumore: l’altro uomo si è subito affacciato e si è trovato di fronte una scena raccapricciante. Immediato l’allarme, tempestivo l’intervento dei soccorsi, ma per il lavoratore non c’è stato nulla da fare: il pesante contrappeso l’ha colpito in testa e poi schiacciato. Ai carabinieri di Vezza d’Oglio e ai tecnici della Medicina del lavoro dell’Asl Vallecamonica - Sebino gli accertamenti per individuare la causa della disgrazia. Sul posto anche i vigili del fuoco. Con quello accaduto ieri sale a nove il totale delle morti bianche in provincia di Brescia dall’inizio dell’anno: un trend che si inserisce in un contesto, quello lombardo, dove - in base agli ultimi dati disponibili, aggiornati a metà settembre - i decessi hanno sfiorato quota cinquanta. Il territorio più colpito è stato quello di Milano, seguito da Bergamo e Brescia.
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