«Lanciamo la candidatura del Tevere a patrimonio dell'Umanità Unesco. Abbiamo avvisato tutti gli enti preposti al fiume, ovvero la Regione, il Comune di Roma, l'Autorità di bacino e la Sovrintendenza, e abbiamo ricevuto il loro ok di massima. La strada è lunga e complicata, ma sappiamo che il Tevere pulito lo vogliono i cittadini». L'annuncio della proposta è stato fatto da Alberto Acciari, presidente dell'associazione "Tevere day", presentando la seconda edizione della manifestazione romana, in programma domenica 4 ottobre. Un annuncio fatto nel giorno d'apertura del salone mondiale delle città e siti Unesco, a Trastevere, e alla presenza di un esponente del governo, il sottosegretario all'Ambiente, il pd Roberto Morassut.
«È un progetto che il Tevere merita», spiega Acciari, in modo che a Roma «non sia solo il centro storico a essere patrimonio Unesco. Il Tevere è un giacimento culturale e naturalistico immenso. Io poi - aggiunge - sogno di rendere visitabile la Cloaca Massima. Ma penso anche a quanto ne godrebbero i porti imperiali o un'oasi come Farfa». Già è pronto l'adesivo di sostegno alla campagna, quanto all'iter per la candidatura ufficiale ancora «non abbiamo firmato alcun protocollo - precisa Acciari - ma possiamo dire che la proposta è condivisa. Ora bisogna approntare un tavolo con tutti gli interlocutori che possa valutare e approfondire cosa comporta» la proposta «perché poi la candidatura ufficiale la dovrà presentare il ministero dei Beni culturali».
«Un obiettivo ambizioso, difficile e complesso - commenta il sottosegretario Morassut - anche se, essendo parte del centro storico di Roma, il Tevere ha già uno zampino dentro quella lista». Per il Comune Silvano Simoni, delegato della sindaca Raggi per la riqualificazione del fiume, osserva che si tratta di «una sfida che si può affrontare se si trova un interlocutore unico sul Tevere, che ancora oggi non esiste. È la prima cosa che bisogna sapere per una candidatura».
Intanto, domenica 4 ottobre gli oltre 8 chilometri di sponde per un giorno saranno trasformati in un teatro a cielo aperto. Una festa lunga 75 eventi, con un nutrito calendario e con 65 enti e associazioni riuniti. In un programma a metà tra impegno e festa, si pensa all'archeologia con l'apertura degli scavi di Emporium a Testaccio alle cripte sotto l'ospedale Fatebenefratelli, i locali del vecchio ospedale Israelita e della vecchia sinagoga; all'ambiente, con l'iniziativa Clean Up per la pulizia delle acque e delle sponde in accordo con Ama; e all'arte con la mostra fotografica "Oltre il fiume" e le passeggiate cine-letterarie di Roma Slow Tour, fino ai concerti delle bande popolari e alla performance letteraria delle "Donne di carta". A rivelare storie e leggende del fiume penseranno invece il Touring Club, Stefano Caviglia e i circoli storici sul fiume, a base anche di gite sui barconi. E, per chiudere, ci saranno anche tante attività sportive.