sabato 14 maggio 2011
L’isola è tornata sotto pressione e il governo tuona contro le istituzioni di Bruxelles, che non si farebbero carico della nuova ondata migratoria Finanza e Guardia costiera hanno salvato 493 migranti che stavano affondando. Frattini: «Gheddafi usa i profughi contro l’Europa».
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Altri 416 immigrati sono arrivati la scorsa notte su due diversi barconi a Lampedusa dove è salito così a 1.700 il numero di extracomunitari sbarcati in 24 ore, a partire dalle 7 di ieri mattina. Una delle imbarcazioni trasportava 198 profughi salpati dalla Libia e originari di Paesi dell'Africa sub sahariana, tra i quali 20 donne e un bambino, sull'altra viaggiavano invece 218 tunisini, tra i quali 5 donne e un minore. Dunque le partenze dalla Tunisia non si fermano, malgrado gli accordi col governo tunisino. Anche ieri erano approdati tunisini, ma in gruppi molto più piccoli, a Linosa e a Pantelleria. A Lampedusa la situazione dell'accoglienza è di nuovo critica. Il centro di contrada Imbriacola, che ha 850 posti, è saturo come anche l'ex base Loran. Secondo i dati diffusi ieri dall’Unhcr, l’alto commissariato Onu per i rifugiati, sarebbero 1.200 i morti in mare, durante la traversata del Mediterraneo, da quando è scoppiata la rivolta contro Gheddafi in Libia. Stando alle notizie riferite dalla portavoce Melissa Fleming, una persona su dieci non sopravvive alla traversata. La portavoce ha inoltre riferito che personale dell’Unhcr ha rintracciato in un campo-profughi in Tunisia, tre etiopi che figurano tra i nove sopravvissuti dell’imbarcazione partita dalla Libia il 25 marzo per l’Europa con a bordo 72 persone, di cui 61 morte di stenti, nonostante la loro imbarcazione - alla deriva senza carburante, acqua e cibo - fosse stata avvistata a due riprese da navi militari, che non si sono fermate, mentre un elicottero militare aveva gettato loro acqua e biscotti. Ciascun migrante aveva dovuto pagare 800 dollari ai trafficanti di uomini.Dopo questa nuova ondata di sbarchi, è riesplosa la polemica politica e, ancora una volta, nel mirino del Governo italiano è finita l’Unione Europea. «L’Europa poteva e doveva fare di più», ha tuonato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, seguito a ruota dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, che ha lanciato un durissimo atto d’accusa al regime di Gheddafi: «Usa gli immigrati, spingendoli sui barconi verso l’Europa». Contro Bruxelles si è scagliato anche il ministro dell’Interno, Roberto Maroni: «L’Europa un mese fa aveva promesso iniziative che ancora oggi non sono state adottate e a Lampedusa continuano ad arrivare profughi dalla Libia».Ma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, frena. «L’arrivo di migliaia di profughi dalla Libia determinato dalla guerra è un evento che non si poteva prevedere ma l’Italia è un grande paese, che non può temere l’arrivo di qualche migliaio di immigrati», ha detto il premier. Aggiungendo: «Non dobbiamo dimenticarci che c’è un’altra Italia fuori dal paese fatti di 60 milioni di nostri emigrati. Per questo dobbiamo accogliere con generosità gli immigrati che stanno arrivando».Intanto, continuano però a registrarsi resistenze nei territori dove sono stati smistati i migranti arrivati in Italia. L’ultima protesta è stata inscenata ieri a Pratonevoso (Cuneo). «La politica del rifiuto non porta da nessuna parte», ha avvertito il capo della Protezione civile e commissario delegato per l’emergenza immigrazione, Franco Gabrielli.
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