lunedì 1 agosto 2011
I nordafricani, chiusi nella stiva del barcone, sarebbero deceduti 48 ore prima del ritrovamento. In salvo 271 migranti, tra cui 36 donne e 21 bambini. La Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta. Tragiche le testimonianze: gridavano per uscire dalla botola, ma li hanno ricacciati giù.
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Sono tutti maschi, in gran parte giovani, i 25 migranti trovati morti a bordo del barcone soccorso domenica al largo di Lampedusa. L'imbarcazione, di circa 15 metri, aveva lanciato l'allarme sabato sera, quando si trovava a circa 35 miglia dall'isola. Sul posto si sono subito dirette due motovedette della Guardia costiera e una della Guardia di Finanza, che l'hanno raggiunto e accompagnato verso il porto.Il barcone, che procedeva molto lentamente, stamani all'alba ha però avuto un guasto, quando si trovava a circa un miglio da Lampedusa. I migranti sono stati quindi trasbordati sulle motovedette della Guardia costiera, ma a bordo il personale delle Capitanerie di porto ha fatto la macabra scoperta. I migranti tratti in salvo, la cui provenienza è ancora imprecisata, erano 271, tra cui 36 donne e 21 bambini.Tragiche le loro testinonianze: "Gridavano per uscire dalla botola ma venivano ributtati giù. Chiedevano aiuto perchè non avevano ossigeno. Uno di loro è riuscito a uscire ma alcuni uomini lo hanno preso e lo hanno gettato in mare dove è annegato". I cadaveri dei migranti in mattinata sono stati sistemati nelle bare acquistate da "Lampedusa accoglienza", la coop che si occupa della gestione del Cie dell'isola. Le salme, dopo l'autorizzazione della Procura, dovrebbero essere trasportate a Porto Empedocle dove dovrebbe svolgersi l'autopsia. Sulla vicenda la Procura ha aperto un'inchiesta contro ignoti.I reati ipotizzati, al momento a carico di ignoti, sono omicidio come conseguenza di altro reato e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I ministri dell'Interno, Roberto Maroni, e della Salute, Ferruccio Fazio, "seguono attentamente le operazioni connesse allo sbarco" degli immigrati e "le operazioni - si legge in una nota congiunta - vengono costantemente affrontate dalle strutture sanitarie provinciali che operano sull'isola, in continuo contatto con la Protezione Civile Nazionale e la Prefettura di Agrigento". Il ministero della Salute "ha disposto, altresì, l'invio a Lampedusa di specialisti sanitari di supporto alle strutture locali". Anche se l'assessore regionale alla Salute Massimo Russo esclude che la vicenda possa rappresentare un pericolo per la salute pubblica in quanto "la morte dei 25 immigrati clandestini è stata quasi certamente provocata da asfissia e non da altre cause ascrivibili a patologie infettive". La morte sarebbe avvenuta fino a 48 ore prima della scoperta dei cadaveri.Intanto un nuovo sbarco di immigrati è avvenuto sull'isola: si tratta di 53 persone, che hanno dichiarato di essere di nazionalità tunisina e sono giunte in porto con una barca avvistata dalla Guardia di finanza quando era già in prossimità dell'isola.
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