venerdì 11 febbraio 2011
Altri tre barconi di immigrati, con un centinaio di persone a bordo, sono in navigazione verso Lampedusa. Cresce dunque l'ondata di sbarchi innescata dalle tensioni politiche nel Maghreb. In totale si parla di 1.200 clandestini giunti a Lampedusa dalla Tunisia negli ultimi giorni. Il ministro Maroni: si rischia di una emergenza umanitaria.
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Altri tre barconi di immigrati, ognuno con almeno un centinaio di persone a bordo, sono in navigazione verso Lampedusa. La loro presenza è stata segnalata da alcuni navi in transito alla centrale operativadella Capitaneria di Porto di Palermo, che sta coordinando le operazioni di soccorso nel Canale di Sicilia. In questo momento a Lampedusa si trovano oltre mille profughi, tutti provenienti dalla Tunisia, in condizioni igienico sanitarie precarie. Gli extracomunitari si trovano infatti sulla banchina, in attesa di essere trasferiti con un ponte aereo sulla terra ferma, con soli quattro gabinetti chimici a disposizione.La notte scorsa un nuovo gruppo di 181 immigrati è giunto a Lampedusa: viaggiavano su un barcone che è stato raggiunto a 6 miglia dell'isola da motovedette della Guardia costiera e rimorchiato in porto. Sale dunque a 852 il numero degli immigrati giunti nel sud-Italia tra la notte scorsa e le prime ore di questa mattina, in un'ondata massiccia di sbarchi innescata dalle tensioni politiche in Tunisia. In totale si parla di 1.200 clandestini sbarcati a Lampedusa negli ultimi giorni."C'è il rischio di una vera e propria emergenza umanitaria". Lo ha detto il ministro degli Interni Roberto Maroni, stamane a Venezia, riferendosi alla fuga di persone dall'area di crisi maghrebina. "La grave crisi del Maghreb - ha detto Maroni - in particolare dalla Tunisia e dall'Egitto sta portando ad una fuga di massa verso l'Italia". "Stanno arrivando - ha aggiunto - centinaia di persone sulle coste italiane e stiamo mettendo in campo tutte le forze per fronteggiare una vera e propria crisi umanitaria". Maroni ha convocato per giovedì prossimo il Comitato nazionale per l'Ordine e la Sicurezza a cui ha invitato il ministero degli Esteri. Lo ha annunciato, oggi a Venezia, lo stesso ministro, che ha rilevato come l'incontro è finalizzato "a decidere le misure più idonee per affrontare quanto sta accadendo". Maroni ha sottolineato anche di aver chiesto "il coinvolgimento della Commissione Europea perchè gli strumenti necessari per porre rimedio a questa situazione non possono essere messi in campo solo dall'Italia".
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