lunedì 11 aprile 2011
Dopo il no di Francia, Spagna e Germania, l'Unione europea sbarra il passo all'Italia: è prematura l'attivazione del meccanismo europeo di protezione temporanea per i rifugiati. Maroni reagisce: Italia lasciata sola, che senso ha restare nella Ue? Frattini: siamo delusi. A Lampedusa in fiamme un centro di accoglienza. 
- Non è l'Italia che deve vergognarsi di Giorgio Ferrari
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È "prematura" l'attivazione del meccanismo Ue di protezione temporanea per i rifugiati. Lo ha ribadito la commissaria Ue agli Affari interni Cecilia Malmstroem al termine della prima parte dei lavori del Consiglio Ue affari interni a Lussemburgo. "Una fortissima maggioranza di Paesi membri ritiene che sia prematuro, anche se ci rendiamo conto della fortissima pressione migratoria che stanno subendo Malta e Italia", ma al momento "non siamo ancora in una situazione per attivare" la protezione temporanea. La linea di Malta e Italia, che chiedevano l'attivazione del meccanismo Ue di protezione temporanea previsto dalla direttiva europea 55 del 2001, "non è passata". Lo ha confermato il ministro dell'interno della Valletta Carmelo Mifsud Bonnici, alla fine della prima sessione di lavori del Consiglio Ue affari interni a Lussemburgo dedicata all'emergenza immigrazione.Il Ministro dell'interno Claude Gueant ha annunciato che la Francia schiererà "una compagnia della guardia repubblicana a rinforzo della polizia" per controllare "il rispetto delle regole della convenzione di Schengen". I gendarmi, ha affermato il ministro in una conferenza stampa a Lussemburgo in una pausa dei lavori del consiglio dei ministri Ue, "rinvieranno in Italia" i migranti dotati di permesso di soggiorno ma che non saranno in grado di dimostrare di avere mezzi sufficienti per vivere. "Non si deve dare alcun segnale che accettiamo immigrazione clandestina in Europa" ha affermato Gueant. Pesante la reazione del ministro Maroni: "L'Italia è lasciata sola a fare quello che deve fare e che continuerà a fare. Mi chiedo se davvero abbia un senso continuare in questa posizione, a far parte dell'Unione Europea". Lo ha dichiarato il ministro degli interni, Roberto Maroni, lasciando il consiglio dei ministri Ue a Lussemburgo. Il consiglio dei ministri sull'immigrazione è stato "deludente" per l'Italia. Tanto che il ministro Maroni lo ha lasciato dicendo: "Meglio soli che male accompagnati"."Siamo estremamente delusi dal comportamento dell'Europa che non potevamo neanche immaginare". Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini.La Commissione europea si attende una "piena cooperazione" da parte della Tunisia sul fronte immigrazione. Lo ha spiegato oggi a Bruxelles la portavoce della Commissione Ue, Pia Ahrenkilde, alla vigilia della visita di domani del presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, a Tunisi. L'obiettivo del viaggio è quello di dare "il sostegno europeo alla transizione politica ed economica del Paese", ha detto Ahrenkilde. Sul dossier immigrazione "è probabile che il presidente tocchi l'argomento - ha aggiunto la portavoce - in maniera attiva: è chiaro che ci aspettiamo piena cooperazione dalle autorità tunisine su questo fronte e sono sicura che l'Europa e la Tunisia affronteranno la questione con uno spirito costruttivo di partnership".NAPOLITANO: NO A RITORSIONI DELL'ITALIA"Il mio animo è per un impegno forte dell'Italia in Europa affinché il nostro Paese continui tenacemente a perseguire una visione comune ed elementi di politica comune anche sul tema dell'immigrazione. Tutto questo senza nemmeno prendere in considerazione posizioni di ritorsione o dispetto o addirittura ipotesi di separazione", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al rientro dalla missione a Budapest al Ministro degli Esteri Franco Frattini. Il capo dello Stato è preoccupato dalle dichiarazioni fuori misura di esponenti del governo di fronte alle difficoltà opposte dall'Unione Europea e da alcuni Paesi membri alla richiesta italiana di condividere con l'Italia il problema del forte afflusso di immigrati dalle coste nord-africane. MARONI"Oggi vedremo se esiste un'Europa unita e solidale o se è solo un'espressione geografica": con queste parole il ministro degli Interni, Roberto Maroni, ha salutato i giornalisti al suo arrivo a Lussemburgo, dove è in programma la riunione dei 27 sull'emergenza immigrazione. "Abbiamo avanzato da tempo delle richieste precise - ha aggiunto Maroni, prima dell'inizio del Consiglio Affari interni - e oggi vedremo se c'è questa Europa unita e solidale o se non c'è".Nei giorni scorsi la Commissione Ue si è espressa contro la richiesta italiana dell'attivazione della direttiva 55/2001 per la concessione della protezione temporanea a favore degli immigrati provenienti da zone in conflitto. Con una lettera al governo italiano, la commissaria agli Affari interni Cecilia Malmstrom, pur confermando la disponibilità dell'Unione europea a sostenere l'Italia con la missione Frontex e altre risorse finanziarie, ha anche espresso riserve sulla possibilità per gli immigrati dotati di permesso temporaneo di circolare nell'area Schengen."Gli immigrati arrivati in Italia sono illegali e devono tornare in Tunisia. Non hanno diritto alla protezione". Lo ha detto il ministro degli Interni spagnolo, Alfredo Rubalcaba, al suo arrivo a Lussemburgo. E arriva anche il "no" tedesco: la Germania "non può accettare" che "un gran numero di migranti economici arrivi in Europa e in Germania passando per l'Italia", ha detto il ministro degli Interni tedesco, Hans Pieter Friedrich. "Noi constatiamo che l'Italia dà permessi di soggiorno che permettono a un gran numero di migranti di raggiungere la Francia e la Germania. Per questo - ha continuato il ministro - la Francia ha introdotto controlli e anche l'Austria sta per farlo". Ma, secondo Friedrich, "non può essere nell'interesse dell'Europa che si sia costretti a introdurre controlli alle frontiere. Bisogna fare in modo che la situazione migliori nei luoghi d'origine dei migranti, c'è bisogno di una politica comune per migliorare la situazione economica in Nordafrica. Dobbiamo anche assicurarci che i controlli fra la Tunisia e l'Italia siano severi, perché nessun migrante venga in Europa". In questo contesto, la Germania auspica "che l'Italia faccia il suo dovere nel rapporto con la Tunisia". Intanto altri due sbarchi di migranti sono avvenuti nella notte a Lampedusa. In porto, scortati dalle motovedette, sono arrivati due barconi rispettivamente con 98 e 128 immigrati. Con gli ultimi sbarchi è salito a oltre 1500 il numero dei migranti presenti sull'isola. Di questi 1500 500 circa sono profughi subsahariani arrivati dalla Libia ed il resto tunisini che, a partire da oggi, dovrebbero essere rimpatriati.Un incendio è divampato all'interno del centro di accoglienza di Lampedusa dove da questa mattina è esplosa la protesta dei migranti che devono essere rimpatriati. Alcuni tunisini sono fuggiti dalcentro.
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