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Ha superato di slancio la soglia delle cinquemila firme, raccolte in due soli giorni, l’«appello per la pace» lanciato dall’arcivescovo di Milano, Mario Delpini. Per l’esattezza: sono 5.217 quelle pervenute online alla sera di lunedì 27 febbraio (l'ultimo dato aggiornato, diffuso dalla diocesi, risale al mattino di mercoledì 1° marzo, e dice di oltre seimila adesioni), mentre già cominciano ad arrivare in Curia le firme raccolte su carta nelle parrocchie ambrosiane. Sono due infatti le modalità per sottoscrivere e far sottoscrivere l’appello di Delpini. Chi volesse aderire online trova, da domenica scorsa, il link sul portale diocesano www.chiesadimilano.it. Parrocchie, comunità, associazioni e singole persone che volessero raccogliere le firme su carta, possono scaricare dallo stesso sito i moduli da stampare e, compilati, da far pervenire all’Ufficio Comunicazioni sociali dell’arcidiocesi (Piazza Fontana 2, 20121 Milano). Per aderire c’è tempo fino al 2 aprile, Domenica delle Palme.
«Noi vogliamo la pace, i popoli vogliono la pace! Anch’io voglio la pace e chiedo ai potenti, ai politici, ai diplomatici, alle Chiese e alle religioni: “Per favore, cercate la pace!”. In questo tempo di Quaresima mi impegnerò per una preghiera costante e per pratiche di penitenza»: è questo il testo dell’appello formulato dall’arcivescovo. Che non si limita, dunque, a chiedere una firma, ma invita ad un cammino di vita coerente.
«Questo gesto simbolico possa tramutarsi nell’assunzione di un impegno concreto per un percorso penitenziale», si legge infatti in un messaggio di Delpini alla diocesi, diffuso domenica 12 febbraio (e reperibile, anch’esso, in www.chiesadimilano.it). «Mi propongo, alla fine della Quaresima, di raccogliere le adesioni e di farle pervenire alle autorità italiane ed europee», promette il presule. Il quale, in linea con quanto auspicato da papa Francesco, propone che «nella diocesi di Milano si viva la Quaresima come tempo di invocazione, di pensiero, di opere di penitenza e di preghiera per la pace. Coltiviamo la convinzione che solo un risveglio delle coscienze, della ragione, dello spirito può sostenere i popoli, i governanti e gli organismi internazionali nel costruire la pace».
Una Quaresima, dunque, da vivere nel segno della conversione, della penitenza e della preghiera con un accento particolare sul tema della pace – a un anno dall’aggressione della Russia all’Ucraina, e senza dimenticare le tante altre guerre in corso nel mondo. Per sostenere e alimentare la preghiera della comunità diocesana, Delpini ha composto un’invocazione (riportata alla fine del citato messaggio) alla quale ciascuno può ricorrere.
Sarà orientato alla preghiera per la pace, inoltre, l’appuntamento quotidiano disponibile dalle 6,40 su media e social diocesani intitolato «Kyrie, Signore! In preghiera per la pace con l’arcivescovo, ogni giorno di Quaresima». All’intercessione per la pace sarà dedicato inoltre – secondo il desiderio del presule – il digiuno del primo venerdì di Quaresima, 3 marzo. Quel giorno Delpini presiederà un momento di preghiera in Duomo, dalle 13 alle 14. E per l’occasione – fa sapere la Curia – sarà esposta la reliquia della Santa Croce. La sera stessa – alle 20,45 a Cassina de’ Pecchi – l’arcivescovo guiderà la Via Crucis per la Zona pastorale VII.