Quaranta minuti di colloquio. Durante i quali si sono passati in rassegna i diversi temi bilaterali, nella prospettiva del comune impegno per il bene del Paese, ma si è anche parlato della situazione dei cristiani in Egitto e in tutto il Medio Oriente e della situazione internazionale. Il tutto nel consueto clima di riservatezza e cordialità che, nel classico incontro tra le delegazioni italiana e della Santa Sede per l’anniversario dei Patti Lateransi, viene garantito da Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata d’Italia presso la S. Sede. «Benissimo, benissimo come sempre» è stato così il commento del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel lasciare il colloquio, al quale era accompagnato, oltre che dal sottosegretario Gianni Letta, dal ministro degli Esteri Franco Frattini e dal padrone di casa, l’ambasciatore Francesco Greco. Per la parte vaticana erano presenti il segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone il sostituto monsignor Fernando Filoni, il "ministro degli esteri" monsignor Dominique Mamberti, il presidente del Governatorato, cardinale Giovanni Lajolo, con il segretario monsignor Carlo Maria Viganò, e il nunzio in Italia monsignor Giuseppe Bertello. Presenti all’incontro anche il presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco, con il vicepresidente monsignor Gualtiero Bassetti, il segretario generale monsignor Mariano Crociata e il sottosegretario monsignor Domenico Pompili. Al termine dell’incontro sono entrati il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, i presidenti di Senato e Camera Renato Schifani e Gianfranco Fini, e i ministri Alfano e Tremonti, per un ulteriore colloquio durato altri venti minuti. Mentre le delegazioni lasciavano Palazzo Borromeo, il Capo dello Stato s’è trattenuto a lungo con Frattini, dal quale è stato aggiornato sulla situazione internazionale, e quindi prima di rientrare al Quirinale ha potuto ammirare i due capolavori – la "Santa Lucia" del Maestro dell’Osservanza e la "Trinità" di Lorenzo Lotto – esposti per l’occasione. Tutto questo mentre all’ambasciata arrivavano gli invitati al tradizionale ricevimento, tra i quali i capigruppo del Pdl Cicchitto e Gasparri, Francesco Rutelli e altri rappresentanti dell’opposizione, il presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi e il direttore di
L’Osservatore Romano Giovanni Maria Vian.