mercoledì 29 dicembre 2010
Nel 2009 la situazione di disagio delle famiglie italiane resta immutata rispetto al 2008, quando era significativamente peggiorata. si evidenziano alcuni miglioramenti imputabili alla favorevole dinamica delle retribuzioni e dei prezzi: in particolare, si riduce la percentuale di famiglie che riferiscono di arrivare a fine mese con grande difficoltà
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Nel 2009 la situazione di disagio delle famiglie italiane resta immutata rispetto al 2008, quando era significativamente peggiorata. Lo rileva l'Istat, precisando che nel 2009 il 15,2% delle famiglie italiane ha presentato tre o più sintomi di disagio economico tra quelli previsti dall'indicatore sintetico Eurostat. Il disagio - precisa l'Istituto nella statistica in breve "Distribuzione del reddito e condizioni di vita in Italia" nel 2008-2009 - si conferma molto più elevato tra le famiglie con cinque componenti o più (25,8%), residenti nel Mezzogiorno (25,1%) e tra le famiglie con tre o più minori (27,1%). Rispetto al 2008, comunque, si evidenziano alcuni miglioramenti imputabili alla favorevole dinamica delle retribuzioni e dei prezzi: in particolare, si riduce la percentuale di famiglie che riferiscono di arrivare a fine mese con grande difficoltà (dal 17,3 al 15,3%), quelle in arretrato con il pagamento delle bollette (dal 12 al 9,2%) e quelle che sono state state in ritardo con il pagamento delle rate dell'affitto o del mutuo (dal 11,3 al 10,1% sul totale delle famiglie che vivono in affitto o hanno un mutuo).
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