Un altro episodio di bullismo a scuola
Una chat su Whatsapp chiamata "Noi ti odiamo", e giù pesanti insulti e minacce a una 12enne. Ogni giorno la studentessa di una scuola media di Piacenza, affetta da una malattia invalidante, ha dovuto subire frasi ingiuriose e offensive da parte di alcuni suoi compagni di classe. Una storia durata mesi. Finché la ragazzina esasperata e sopraffatta dall'ansia ha raccontato tutto ai genitori che si sono rivolti alla dirigente scolastica: è partita una denuncia alla polizia locale che ha avviato le indagini del caso e inoltrato un rapporto al Tribunale per i minorenni di Bologna. Ora il gruppetto di "bulli digitali" è finito nei guai: in sette dovranno rispondere di violenza privata continuata, minacce e diffamazione. Ma la loro posizione, dal punto di vista processuale, dovrà essere archiviata in quanto si tratta di tutti soggetti minori di età e quindi non imputabili.
Da quanto risulta, della chat facevano parte alunni della stessa classe della vittima, anche ragazzine, tra i 12 e i 14 anni. Dopo le indagini uno dei bulli, ritenuto tra i più attivi del gruppo, ha scritto una lettera di scuse alla 12enne, dicendosi pentito di averla insultata. Sull'episodio di Piacenza è intervenuto anche il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti: "Il bullismo è una piaga sociale che lascia delle ferite profondissime nelle vittime - ha dichiarato - è quindi necessaria una tolleranza zero nei confronti di questi comportamenti vigliacchi".