venerdì 4 gennaio 2019
In attesa della nomina e dell'insediamento dei due Cda, i due presidenti in carica decadrebbero
Tito Boeri, attuale presidente dell'Inps

Tito Boeri, attuale presidente dell'Inps

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Si va verso il commissariamento per Inps e Inail: secondo quanto si apprende da fonti vicine al dossier dovrebbe essere questa la strada per superare l'empasse della riforma della governance dei due enti. Il governo quindi, subito dopo il varo del decreto che introdurrà Quota 100 e il Reddito di cittadinanza, ma che prevederà anche il ritorno dei Consigli di amministrazione per gli enti, dovrebbe nominare i commissari. Ci sarà più tempo quindi per la nomina dei Cda e dei presidenti che non è escluso siano gli stessi commissari, come già per l'Inps con Sassi e Mastrapasqua.

Fonti governative precisano che si
tratta solo di un'ipotesi di lavoro per rendere «più collegiali» i due enti, ma che non è stata presa alcuna decisione definitiva. Se l'ipotesi fosse confermata, in attesa della nomina e dell'insediamento dei due Cda, i due presidenti in carica di Inps e Inail decadrebbero, sostituiti da commissari a gestire la fase di transizione.

«Quella attuale è una fase nella quale sarebbe necessaria stabilità. Mi preoccupa che non ci sia ancora
certezza sulla governance dell'Inps». Lo sottolinea il presidente del Civ dell'Istituto, Guglielmo Loy, affermando la necessità di «risposte immediate» dal governo. «Ci vogliono certezze - spiega a proposito delle indiscrezioni sul decreto che introdurrà il Reddito di cittadinanza e la Quota 100 per il pensionamento anticipato e la possibile soluzione di commissariamento di Inps e Inail - qualsiasi decisione deve
essere presa in tempi brevi in modo da poter programmare l'attività».

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