lunedì 4 maggio 2009
Sale a 22 morti il bilancio del virus a Città del Messico, ma il contagio sembra in calo. «Se tutto continua così - ha spiegato il capo di Stato Calderon - potremmo riprendere le attività mano a mano». In Italia la situazione sotto controllo.
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La Nuova Influenza A/H1N1 ha causato 22 morti in Messico - tre in più del precedente bilancio - e contagiato altre 568 persone, secondo l'ultimo bilancio reso noto ieri sera dal ministro della Sanità Josè Angel Cordova. «Abbiamo registrato 590 casi confermati: 568 malati sono vivi e 22 altri sono morti», ha annunciato Cordova in una conferenza stampa, dopo aver avuto i risultati di oltre 1.500 test effettuati. Il ministro ha precisato che 15 delle vittime sono donne e che 20 delle persone decedute sono originarie della capitale Città del Messico o dei suoi dintorni. L'ultimo decesso confermato risale al 29 aprile scorso. "Siamo in grado di superare questa situazione d'emergenza così delicata", ha affermato da parte sua il capo dello Stato in un'intervista televisiva. "Se tutto continua così, potremmo riprendere le attività mano a mano", ha assicurato Calderon, esortando tuttavia alla prudenza: "Non cantiamo ancora vittoria". Gli ultimi dati dell'Oms. Ancora una volta, però, i dati dell'Oms si discostano da quelli diffusi dalle autorità messicane. Secondo l'Oms è salità a 26 il numero di morti accertati (25, e non 22, in Messico e 1 negli Usa) e a 985 casi accertati in 20 Paesi. Gli Usa hanno notificato 226 casi tra cui un decesso. Secondo i criteri dell'Oms, che prende in considerazione solo i casi confermati in laboratorio e ufficialmente notificati, i seguenti paesi hanno registrato casi umani di influenza A H1N1, ma nessun decesso: Austria (1), Canada (85), Hong Kong (1), Costa Rica (1), Colombia (1), Danimarca (1), El Salvador (2), Francia(2), Germania (8), Irlanda (1), Israele (3), Italia (1), Olanda (1), Nuova Zelanda (4), Corea (1), Spagna (40), Svizzera (1) e Regno Unito (15). L'Oms probabilmente innalzerà al livello massimo l'allerta contro la febbre suina e dichiarerà la pandemia, il che però "non significherà in alcun modo che siamo di fronte la fine del mondo". Dalle pagine de El Pais, Margaret Chan, direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha fatto il punto sull'emergenza creata dall'influenza di tipo "A". "Il livello 6 non significa, in nessun modo, che siamo di fronte alla fine del mondo. È importante chiarirlo senza mezzi termini perchè (altrimenti) quando annunciamo il livello si scatenerà un panico non necessario". E ancora: "I virus influenzali sono molto imprevedibili, molto mutevoli. Non dobbiamo cedere a un'eccessiva fiducia. Non dobbiamo dare all'H1N1 l'opportunità di mescolarsi ad altri virus. Questo è il motivo per cui siamo in allerta".In Italia. Inatanto in Italia il secondo caso accertato di influenza. È un romano di 25 anni appena tornato dal Messico. Il giovane è già guarito. Un caso «fortemente sospetto» è stato registrato all'ospedale di Careggi a Firenze. Una circolare firmata dal ministro Gelmini stabilisce intanto che non saranno ammessi a scuola gli studenti di ritorno da zone a rischio o che sono stati a stretto contatto con persone infette.Follia in Egitto: continua la macellazione di tutti i maiali. Le autorità veterinarie egiziane stanno continuando il programma nazionale di macellazione di tutti i maiali del Paese, nonostante gli scontri di ieri tra allevatori copti e polizia. "Le macellazioni sono continuate oggi a Manshiyet Nasr. Tre camion hanno già portato i maiali da macellare", ha detto all'Afp Ishak Mikhail, presidente dell'Associazione dei Netturbini Muqattam, precisando che ogni camion trasportava 70 suini. L'Egitto ha cominciato ieri a macellare i 250.000 maiali del Paese, nonostante l'Organizzazione mondiale della Sanità abbia fatto sapere che non c'è alcuna prova che gli animali trasmettano il virus agli esseri umani. Violenti scontri tra polizia e zabbalin, i raccoglitori di spazzatura de Il Cairo, sono avvenuti ieri Man-shiyet Nasr, un enorme quartiere-bidonville alla periferia della città.Gli zabbalin sono in gran parte cristiani copti.
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