mercoledì 15 luglio 2009
La buona notizia è che il virus, almeno al momento, presenta una mortalità bassa, addirittura inferiore a quella dell'influenza stagionale. L'Italia è pronta, assicura il Ministero: saranno vaccinati in 8,6 milioni, categorie a rischio e operatori dei servizi essenziali già entro novembre.
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Potrebbero essere 4 milioni, stando alle stime in mano al ministero del Welfare, gli italiani contagiati dalla nuova influenza entro fine marzo. La buona buona notizia è che il virus, almeno al momento, presenta una mortalità bassa, addirittura inferiore a quella dell'influenza stagionale. La mortalità del virus che sta spaventando l'intero pianeta "è dello 0,4-0,5 per mille". E potrebbe dunque portare "anche a un migliaio di vittime". Lo ha affermato il viceministro alla Salute Frerruccio Fazio, in una conferenza stampa questo pomeriggio, nella sede dell'ex dicastero della Salute, sull'emergenza influenza A/H1N1.L'Italia, sottolinea Fazio, insieme al ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, è già corsa ai ripari. "In assenza delle politiche di contenimento del virus che il nostro Paese ha già attivato - spiega - i contagi a fine marzo sarebbero 13 milioni". Se l'Italia si limitasse a tali misure, nella prossima primavera i casi schizzerebbero a "circa 9 milioni". Ma il Governo prevede di vaccinare le categorie impiegate nei servizi essenziali entro il 15 novembre, assieme alla popolazione sotto i 65 anni di età ma a rischio "ad esempio - sottolinea Fazio - asmatici, obesi, diabetici e altri malati cronici". Precisamente, saranno 8,6 milioni gli italiani che verranno vaccinati contro il virus entro la fine dell'anno: si tratta di lavoratori dei servizi essenziali (sanità, polizia, vigili del fuoco) e di soggetti sotto i 65 anni con malattie croniche ed a rischio. Il viceministro ha aggiunto che da febbraio si dovrebbe quindi procedere ad una seconda fase di vaccinazioni che riguarderà i giovani dai 2 ai 20 anni e presumibilmente anche le donne incinte. In questo modo i contagi dovrebbero essere contenuti, stando alle proiezioni, a quota 4 milioni. "Così - spiega il viceministro - dovremmo riuscire a fermarel'epidemia".
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