mercoledì 3 giugno 2015
Il legale del ragazzo che era alla guida: terrorizzato di essere «picchiato» dalla polizia perché senza patente.
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"È spaventato perché ha detto che in una precedente occasione aveva preso le botte dalla polizia e pensava di prendere delle botte perché non aveva patente e assicurazione. Era terrorizzato e per questo si è lanciato in questa folle corsa". Lo ha detto l'avvocato Antonio Gugliotta, difensore del 17enne fermato lunedì scorso con l'accusa di omicidio volontario per l'incidente avvenuto in via Battistini a Roma e in cui ha perso la vita Corazon Abordo, al termine dell'udienza di convalida del fermo nel centro di Prima accoglienza di via Virginia Agnelli. "Il gip - ha spiegato l'avvocato - nel convalidare l'arresto ha mantenuto la qualificazione giuridica del reato ipotizzato dal pm, ovvero omicidio volontario caratterizzato dal dolo eventuale". A chi gli chiedeva se il 17enne si sia reso conto di quello che ha fatto il difensore ha risposto: "Non credo, il problema infatti è proprio questo di valutare il grado di maturità del minore". "Faremo delle richieste soprattutto finalizzate ad accertare il grado di maturità del ragazzo", ha detto Gugliotta. E' indagato per concorso in omicidio volontario anche il padre dei due fratelli fermati lunedì dalla squadra mobile capitolina per l'incidente avvenuto mercoledì scorso a Boccea in cui è morta una donna e altre otto persone sono rimaste ferite. Lo riferisce l'avvocato Carola Gugliotta il cui studio assiste praticamente tutta la famiglia coinvolta nel tragico impatto: il padre Bahto Halilovic, i due figli dell'uomo, Samuel (di 19 anni) e Enthony (17enne), nonché la moglie di quest'ultimo, Maddalena (17enne). I tre giovani sono stati tutti arrestati.
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