martedì 27 dicembre 2011
Non cessa l'allarme per l'incendio che in due giorni e mezzo ha bruciato più di 300 ettari di macchia mediterranea nei boschi del ponente savonese. All'origine del disastro alcuni grossi petardi fatti esplodere nel bosco la notte tra il 24 e il 25 dicembre.
COMMENTA E CONDIVIDI
Dopo le ipotesi avanzate ieri pomeriggio sull'origine colposa dell'incendio che ha bruciato oltre 300 ettari di bosco, oggi arriva la conferma ufficiale: a innescare l'incendio sono stati alcuni grossi petardi fatti esplodere nel bosco la notte tra il 24 e il 25 dicembre. Secondo quanto appreso, il Nipaf della Forestale avrebbe trovato i resti di alcuni petardi e raudi. Secondo alcuni quotidiani, ci sarebbero già due minorenni indagati per incendio colposo. Intanto non cessa l'allarme per il grande incendio che in due giorni e mezzo ha bruciato più di 300 ettari di macchia mediterranea nei boschi del ponente savonese tra Vado Ligure e Quiliano colpendo in particolare le frazioni di Segno, Sant'Ermete, Bossarino ed estendendosi poi anche a Spotorno. Ieri sera è tornata a soffiare la tramontana e nella notte hanno ripreso vigore dei focolai che fortunatamente non hanno coinvolto le abitazioni. Questa mattina è così ricominciata l'opera di spegnimento coadiuvata dai mezzi aerei, canadair ed elicotteri della Regione Liguria. Intanto la Procura della Repubblica di Savona ha aperto un'inchiesta per incendio colposo.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: