Una cena speciale fatta di ricette legate alla cucina al tempo di Gesù.
Leggi (a pag. 6) il menù della serata di gala: ricette ai tempi di Gesù
"In cucina con Gesù" è il nome dell'iniziativa, nella quale si sono cimentati i ragazzi del quarto anno dei corsi "Tecnico di Cucina" e "Tecnico del servizio sala e bar" della scuola professionale Galdus di Milano. Gli studenti milanesi della Galdus hanno preparato un menu davvero speciale, ispirato ai piatti della cucina palestinese del I secolo d.C., per celebrare il Natale con le proprie famiglie e i tanti amici invitati.
Ma i piatti non sono stati l'unico dettaglio al centro di una serata che ha significato soprattutto condivisione e stare assieme.
«Recuperando il significato della convivialità; della tavola che era per Gesù luogo di ascolto e perdono, ma anche come mezzo di evangelizzazione» ha spiegato don Antonio Barera, insegnante di religione alla scuola Galdus e promotore della serata "In cucina con Gesù".
Oltre alla cucina, i ragazzi sono stati veri protagonisti nella cura dei dettagli: servizio ai tavoli, segnalibro, lasciato in ricordo, e illuminazione ideata per la serata di gala dagli studenti-elettricisti.
La bellezza e la cura in ogni sua forma è uno dei segni distintivi della scuola professionale Galdus, che come ha ricordato il suo presidente Diego Montrone, «da sempre accoglie la sfida educativa a partire da una esperienza diretta degli studenti».
Come ci si è preparati alla serata del 17 dicembre?
«Siamo ancora in grado di appassionare i nostri studenti a una prospettiva di bellezza? Possiamo aiutarli a divertirsi senza eccesso, vivere senza sopravvivere, appassionarsi senza annoiarsi?». Si sono chiesti il presidente della scuola Galdus e don Antonio Berera, insegnante di religione nell'Istituto milanese, prima di ideare la serata di gala, animata e partecipata, del 17 dicembre.
Il punto di partenza è stato «la lettura del Vangelo»: sono stati studiati alcuni episodi del Nuovo Testamento, come la Cena da Zaccheo o l'episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci.
E da lì sono state ricavate una serie di informazioni di carattere storico, tecnico e geografico. «Assieme a me hanno lavorato i professori di italiano, storia, geografia, cucina e sala» ha spiegato don Antonio Barera.
E questo ha permesso ai ragazzi di studiare i luoghi e le tradizioni del periodo storico in cui visse Gesù, ma anche di fare un percorso interdisciplinare fatto di elementi culturali ma anche di enologia e tecniche di panificazione e di cottura.
Ne è uscita una serata densa di valori, contenuti e buona cucina.
C'è stato spazio per gli ospiti per visitare la mostra del percorso svolto, avere in ricordo un libricino esplicativo e un dono realizzato dai giovani orafi di Galdus.