La Caritas diocesana di Palermo
lavora per l'accoglienza di 260 degli oltre 500
immigrati sbarcati al porto. Si è svuotata la chiesa
di San Carlo, dove 59 dei profughi erano stati alloggiati su
brandine di fortuna. Gli ospiti, quasi tutti eritrei, già
martedì mattina sono stati trasferiti al centro di accoglienza
straordinaria "Santa Rosalia" dov'erano state già sistemate 16
donne. Il direttore della Caritas,
don Sergio Mattaliano, ha
espresso alla prefettura la disponibilità ad allargare i posti
nel centro, che potrebbero diventare 80. La Caritas ha
mobilitato assistenti sociali, psicologi, volontari e operatori
addetti alla cucina e alla pulizia. Solo lunedì, per esempio, al
Porto sono stati distribuiti 800 panini a migranti e operatori
e cucinati 350 pasti a pranzo e 400 a cena. Dei 260 migranti
presi in carico dalla Caritas, nel complesso ne sono
rimasti un centinaio, divisi tra il centro "Santa Rosalia" e
l'"Oasi dei giovani", mentre sono stati trasferiti i 50 accolti
al "Punto incontro giovani di padre Messina"."L'accoglienza va ulteriormente potenziata
con nuovi volontari". È l'appello lanciato da don Sergio
Mattaliano, per rispondere
all'emergenza dovuta all'arrivo dei migranti di sabato scorso e
ieri. "Siamo entrati in sinergia con il prefetto di
Palermo - dice - a cui stiamo garantendo piena accoglienza per i
migranti. Mi appello però a tutti i volontari delle parrocchie
di Palermo affinché ci possano aiutare nel sostenere questi
nostri fratelli più deboli. Da soli non ce la facciamo".