martedì 8 agosto 2023
I 67 anni dalla tragedia in cui morirono 262 minatori di cui 136 italiani. Migrantes: «Non abbassare la guardia sui diritti dei migranti». Meloni: «I nostri connazionali pagarono il prezzo più alto»
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla cerimonia di Marcinelle

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla cerimonia di Marcinelle - Ansa

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«Una tragedia che non vogliamo dimenticare quella avvenuta, 67 anni fa nella miniera di carbone di Bois du Cazier, nei pressi della cittadina belga di Marcinelle». Migrantes ricorda il drammatico evento che si verificò in Belgio nel 1956 nella quale morirono 262 minatori, 136 dei quali italiani. «Una occasione, questa giornata, che non deve farci abbassare la guardia sulla tutela dei diritti dei lavoratori migranti in Europa per evitare che, come succede spesso, siano costretti a subire orari e trattamenti sui posti di lavoro che non tutelano la loro dignità», evidenzia la fondazione della Cei sottolineando che "il lavoratore merita luoghi di lavoro sicuri, trattamenti adeguati e tutele al passo con i tempi».

C'è il ricordo unanime della politica. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sottolinea proprio il monito che da quella tragedia ne deriva, per l'oggi, a non ripetere oggi l'errore a parti invertite, con i migranti che lavorano nel nostro Paese.

«Viviamo mesi difficili che accresce la precarietà economica e il rischio di sfruttamento di esseri umani», sottolinea il capo dello Stato. «È quindi più che mai necessario mantenere salda la tutela dei lavoratori. Di tutti i lavoratori, ovunque essi si trovino, quale che sia la loro nazionalità, per prevenire e sanare inaccettabili forme di marginalizzazione». Esprime «riconoscenza» per il sacrificio dei 136 minatori italiani che persero la vita che hanno così «contribuito a promuovere i più alti valori sociali e culturali che animano la Costituzione repubblicana e la stessa Casa comune europea, a cominciare dal diritto al lavoro».

«L'Italia ha pagato il prezzo più alto di quella tragedia. Dei 262 minatori vittime del disastro, infatti - interviene Giorgia Meloni -, 136 erano nostri connazionali. Avevano deciso, con sofferenza e dolore, di abbandonare la Patria per emigrare in Belgio. Lavorarono duro, con umiltà e dedizione, senza garanzie, in condizioni terribili e ora inimmaginabili. Persero la vita nel buio della miniera, ma la loro luce non si è spenta e risplende nel ricordo e nella riconoscenza tributati loro dalla comunità nazionale", scrive la premier.

Invoca una «memoria condivisa» il presidente del Senato Ignazio La Russa per «rendere omaggio e onorare la memoria di questi grandi patrioti, che hanno sempre portato in alto i valori e la cultura della nostra Nazione. «La tragedia di Marcinelle è parte integrante della storia del nostro Paese», dice il presidente della Camera Lorenzo Fontana. «Essa rappresenta ancora oggi una ferita al cuore di tutta l'Italia».

Alla cerimonia commemorativa in Belgio l'Italia è presente con il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Quella tragedia «ha avuto un ruolo cruciale nel gettare le fondamenta dell'Europa di oggi e della cittadinanza europea, ispirata ai valori condivisi del rispetto per la dignità umana, dell'uguaglianza, della democrazia e della libera circolazione dei lavoratori», dice il ministro, e segretario di Fi. «Dobbiamo impedire che chi cerca una vita diversa sia sfruttato dai trafficanti di essere umani, che sono gli stessi che trafficano droga e armi. Bisogna lavorare per favorire una migrazione regolare, per dare diritti a chi viene nella nostra Europa e dobbiamo allo stesso tempo combattere chi organizza il traffico di essere umani. Serve l'impegno di tutta Europa per questo», aggiunge Tajani a margine della cerimonia.

«Bisogna lavorare per favorire una migrazione regolare, per dare diritti a chi viene nella nostra Europa e dobbiamo allo stesso tempo combattere chi organizza il traffico di essere umani», interviene Matteo Salvini «Serve l'impegno di tutta Europa per questo».

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