martedì 24 febbraio 2009
L’esecutivo insiste sulla necessità di realizzare il contestato tratto ad Alta velocità.
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Lo dice anche in francese, che la Tav si farà. L’occasione è un’intervista a Le Figaro alla vigilia del summit italo-francese che oggi porta a Roma il presidente francese Nicolas Sarkozy. Silvio Berlusconi ha affermato al giornale transalpino: «Poche settimane fa il mio governo ha confermato il commissario Mario Virano alla presidenza dell’Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione. Intendiamo accelerare il lavoro per completare il Corridoio 5. L’Alta Velocità era nel nostro programma elettorale, c’è pieno accordo nel governo, quindi la Torino-Lione si farà». Per il presidente del Consiglio l’opera ha «importanza strategica» e gli investimenti sulle infrastrutture proseguiranno malgrado la crisi: «Abbiamo riaperto tanti cantieri chiusi dal precedente governo, tenuto sotto ricatto dal fanatismo ambientalista, e mi fa piacere che anche a livello europeo stia prevalendo un’idea nata con la presidenza italiana della Ue nel 2003, cioè l’emissione di eurobond per finanziare le grandi infrastrutture continentali, idea che ha avuto la sua traduzione politica nelle conclusioni della presidenza francese». Parole rafforzate dal compiacimento del vicepresidente della Commissione Europea, che ha la delega ai trasporti, Antonio Tajani, che parla di «impegno forte del Governo italiano per l’accelerazione dei lavori della Torino-Lione, una grande sfida ed un investimento che va in direzione dell’Europa». Le critiche della sinistra. Dichiarazioni accolte dal gelo della sinistra, anche di quella che in Piemonte si è schierata con la Tav: «Siamo lieti che il Governo abbia confermato la volontà di realizzare la Torino-Lione» ha commentato infatti il presidente della Regione Mercedes Bresso «È anche questa - aggiunge ­un’occasione per sottolineare il paziente lavoro svolto dall’Osservatorio e l’impegno con cui, in questi anni, tutto il sistema locale piemontese ha tenuto ferma la barra del dialogo, anche quando da parte del precedente governo Berlusconi l’atteggiamento fu di rifiuto assoluto del dialogo. Credo quindi non serva a nulla, oggi, attribuire meriti ad una parte politica piuttosto che ad un’altra, ad un governo piuttosto che ad un altro. Le rivendicazioni di presunte primogeniture sono perfettamente inutili». Ancor più tranchant il segretario nazionale del Prc: «Il premier Berlusconi continua a riproporre la Torino-Lione, e cioè la Tav, senza affrontare gli enormi problemi ambientali che comporta un’opera simile e senza spiegare a cosa dovrebbe servire. Capiamo che Berlusconi sia molto sensibile agli interessi delle ditte coinvolte negli appalti dell’Alta velocità ma questo è un problema suo e non del Paese» afferma Paolo Ferrero invitando il governo ad «ammodernare la linea attuale» e a «mettere a norma tutte le scuole del Paese e renderle tendenzialmente autosufficienti sul piano energetico attraverso l’impiego dell’energia solare».
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