Hanno giurato al Quirinale Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i ministri che compongono il governo M5s-Lega, nato dopo 88 giorni dalle elezioni del 4 marzo. Alla fine della cerimonia, il premier Giuseppe Conte si è recato a Palazzo Chigi per l'avvicendamento con il capo del governo uscente Paolo Gentiloni, tramite il tradizionale scambio della campanella.
Camera e Senato voteranno la fiducia la prossima settimana. La conferenza dei capigruppo di Montecitorio si riunirà lunedì alle 17 per il calendario dei lavori.
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IL VIDEO DEL GIURAMENTO:
IL VIDEO DELL'INSEDIAMENTO A PALAZZO CHIGI
I primi impegni internazionali per il nuovo governo
Il G7
Il vertice è stato preparato dal governo Gentiloni, ma toccherà al nuovo premier doversi presentare al summit dei 7 Grandi l'8 e il 9 giugno in Canada accanto a Trump, Macron, May, Merkel, Shinzo Abe. A surriscaldare il clima ci sarà la questione dei dazi. Il nuovo ultimatum americano su acciaio e alluminio scade il primo giugno. E Trump ha minacciato barriere anche sul settore auto.
Il Consiglio europeo Il 28 e il 29 giugno a Bruxelles saranno in agenda sia temi politici che economici. Si decide su diritto d'asilo e regolamento di Dublino. C'è il rischio di un compromesso al ribasso, imposto dal gruppo di Visegrad. Una soluzione che danneggerebbe Roma per anni. Insidioso anche il banco di prova economico: c'è il bilancio 2021-2027 da negoziare, decisive anche le trattative su unione bancaria e riforma dell'euro, con i tedeschi che si oppongono a una condivisione dei rischi. E la trasformazione del fondo salva-Stati in un Fondo monetario europeo.
Il summit Nato È la scadenza più lontana, quella dell'11 e 12 luglio a Bruxelles. Come nei grandi appuntamenti internazionali precedenti, ci saranno due temi caldissimi: i rapporti con la Russia e quelli con l'Iran. Con le discussioni già in corso sulle sanzioni a Mosca e quelle a Teheran. Con la Francia che già sta trattando da sola per proteggere Renault e Total.