lunedì 16 dicembre 2024
Un fratino bianco individuerà gli “angeli” che Roma Capitale, Csv Lazio e Forum Terzo Settore mettono in campo per l'Anno Santo. Saranno 7mila all'incontro dei Giovani. Fino a 50 milioni i pellegrini
Al centro, tra quattro volontari: Funari, Miozzo, De Luca, D'Alessandro, Napolitano

Al centro, tra quattro volontari: Funari, Miozzo, De Luca, D'Alessandro, Napolitano - C.Valletti SPQR

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La loro divisa sarà un fratino bianco con la scritta blu "Vol.A. in Rete". Saranno i volontari che, fuori dalle basiliche come delle stazioni di treni e pulmann, aiuteranno i pellegrini arrivati a Roma per l'Anno Santo. Soprattutto quelli più fragili, come gli anziani e i disabili. Un esercito flessibile di 1.500 persone, che potrà arrivare a 6 o 7 mila nellegiornate di picco come il Giubileo dei giovani a Tor Vergata. Vengono da oltre 40 associazioni di volontariato e avranno uno sportello in ogni Municipio, ma soprattutto 24 sedi mobili posizionate nelle aree di afflusso degli appuntanenti giubilari.

Un'accoglienza diffusa messa in campo grazie al progetto "Vol.A in Rete" promosso dalla Protezione Civile e dall'assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale, e realizzato da Csv Lazio Ets e Forum Terzo Settore Lazio Aps. L'iniziatova è stata presentata in Campidoglio nella sala delle bandiere. Dunque saranno i volontari ad aiutare, indirizzare, risolvere problemi piccoli e grandi per i circa 30 milioni di pellegrini previsti durante tutto l'arco dell'Anno Santo che comincia il 24 dicembre con l'apertura della Porta Santa di San Pietro, a cui vanno aggiunti i turisti ordinari. Ma potrebbero essere anche molti di più, ipotizza il Coordinatore dei servizi di accoglienza e assistenza del Giubleo 2025 Agostino Miozzo, che alla presentazione in Campidoglio del progetto non esclude «anche 40 o 50 milioni di presenze per una media di tre giorni nella Capitale, più i normali turisti, che però in questi periodi speciali di solito calano».

«La qualità dell'accoglienza verso i pellegrini e i turisti sarà il miglior biglietto da visita di Roma verso il mondo», dice il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, che è anche Commissario straordinario del Giubileo, nel videomessaggio diffuso durante la conferenza stampa. Per il sindaco «il grande evento giubilare attirerà a Roma una moltitudine di persone» e «per gestire al meglio» l'arrivo di milioni di persone «è necessario un sistema efficiente di protezione civile in grado di coordinare e valorizzare la grande risorsa delle organizzazioni del volontariato». Per garantire l'efficacia di questo generoso sforzo sono state preparate dal Dipartimento di Protezione civile e dall'assessorato alle Politiche sociali 10 video-pillole con le istruzioni del caso.

Il Coordinatore dei servizi di accoglienza e assistenza del Giubileo Agostino Miozzo, già direttore generale del Dipartimento nazionale della protezione civile, spiega che il progetto "Vol.A in Rete" può contare su fondi pari a 830 mila euro, nell'ambito dei 468 milioni di euro previsti nel capitolo accoglienza del Giubileo 2025 destinati anche alla sicurezza e al potenziamento indispensabile delle strutture e del personale sanitario, visto che «il sistema sarà stressato - spiegato Miozzo - e parliamo di 300 mila pellegrini al giorno, più i normali visitatori. Ma la preparazione sta andando molto bene, siamo a un punto avanzato, i pronti soccorso sono stati potenziali con i loro staff. Questo progetto entra in questa logica: aiuterà la permanenza dei pellegrini con strutture fisse in ogni Municipio e 24 strutture mobili, oltre a migliaia di volontari per dare assistenza al fragile, al disabile, al pellegrino».

Un "piccolo progetto" significativo, spiega l'assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale, Barbara Funari: «Chi indosserà il fratino rappresenterà l'immagine di Roma Capitale, darà assistenza in diverse lingue, orienterà i pellegrini e i più fragili. È una risposta all'invito di Papa Francesco a una città che deve aprirsi. Saranno coordinati dalla Sala Operativa della Protezione Civile di Roma Capitale con la nostra Sala Operativa Sociale».

La sfida, conferma il capo della Protezione Civile di Roma, Giuseppe Napolitano, è «per la prima volta tenere insieme tutto il volontariato, evitare che ci siano metodi diversi per raggiungere obiettivi paralleli che però non si incontrano. Sul sito www.accoglienzagiubileo.it ci sono tutte le informazioni e si arricchirà anche di di 10 videopillole formative, per far sì che tutti i volontari siano allineati».

«I volontari saranno a disposizione dei pellegrini - assicura la presidente di Csv Lazio Cristina De Luca - che avranno esigenze dalle più semplici alle più complesse. I 24 punti mobili saranno presenti seconda delle esigenze: agli eventi, nelle stazioni, negli stalli dei pullman, nei luoghi di soccorso. I volontari saranno le "sentinelle" delle esigenze di tutti, e le associazioni metteranno a disposizione le loro sedi come punti di appoggio, contatto e informazione. Organizzeremo delle giornate anche negli altri 4 capoluoghi del Lazio».

«La Protezione Civile era giustamente preoccupata per le "emergenze" dei giorni clou - afferma Antonio D'Alessandro del Forum Terzo Settore - noi invece eravamo preoccupati degli altri giorni. È un progetto per i pellegrini ma anche per i romani, forniamo luoghi accoglienti con persone che sono anche in grado di accogliere. Ci sarà un 'effetto alone': tra le associazioni coinvolte, per esempio, c'è l'Avis, che ha 180 sedi. Tutta la città di Roma parteciperà al Giubileo».

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