venerdì 25 novembre 2016
Secondo l'indagine Censis l’Italia è un Paese “perdonista”, in cui però sta diminuendo la tendenza a voler aiutare i bisognosi.
Censis, italiani perdonano ma aiutano poco i bisognosi
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L’Italia è un Paese “perdonista” che poco rispetta la litigiosità pubblica, in cui però è in “netta diminuzione” la tendenza a voler aiutare i bisognosi. È quanto emerge dalla indagine su “Gli italiani e la misericordia”, una sorta di “bilancio laico” del Giubileo dedicato alla misericordia appena concluso. Il lavoro è stato curato dal ricercatore del Censis, Giulio De Rita e presentato a Roma dal presidente del Censis Giuseppe De Rita, dal presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, monsignor Rino Fisichella e da Francesco Rutelli, presidente di Priorità Cultura.


“Restituire dignità alla misericordia, ridandole il posto di cuore pulsante”. È la sfida vinta dal Giubileo. Quella da vincere, invece, è “farla diventare cultura”, come raccomanda Francesco nella “Misericordia et misera”, la Lettera apostolica a chiusura dell’Anno santo straordinario della misericordia. Lo ha sottolineato il presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, aggiungendo che “la misericordia è entrata nel linguaggio non solo della Chiesa, ma in quello comune”: di qui la necessità di “tradurla in comportamenti”, a partire dal mettere in pratica le opere di misericordia corporale e spirituale. “Sono opere artigianali che, quando diventano patrimonio della vita della Chiesa, possono dar luogo a una rivoluzione culturale che incide sulla vita della società e delle persone”.


Dalla sintesi dell'indagine sugli italiani e la misericordia, curata dal Censis, si evince che la “misericordia celebrata” ha attecchito meno della “misericordia vissuta”: è questo il dato saliente del rapporto, in cui si scopre che gli italiani sono molto propensi a perdonare familiari e amici e molto meno ad aiutare chi ha bisogno.


Misericordia quindi sì, ma soprattutto nei confronti delle persone che ci vivono accanto, prima di tutto con i familiari.
Per gli italiani la famiglia resta al primo posto sempre e su tutto, per il 40,5% sostenere la propria famiglia è la motivazione più forte, la cosa che gli dà maggior carica.
Ma il messaggio di misericordia del Papa non sembra aver attivato una reale conversione dei comportamenti nei confronti dei bisognosi, anzi proprio l’anno della misericordia vede una netta diminuzione della tendenza degli italiani a voler aiutare i bisognosi:
nel 2013, stando ai dati del Censis, le persone che dichiaravano che l’idea di aiutare chi è in difficoltà avrebbe dato una grande carica erano il 29,5%: percentuale che nel 2016 è scesa all’11,7%.
Oggi il 17,5% vede con entusiasmo l’idea di dare una mano ai bisognosi. Si tratta pur sempre, sottolinea il Censis, di un quinto degli italiani.

Sempre dall'indagine Censis, il Giubileo viene fotografato come strumento di mobilitazione: «21,3 milioni di pellegrini hanno varcato la Porta Santa, le centinaia di eventi sono stati spesso vissuti con gran fervore, anche se non sempre con altrettanta attenzione mediatica, le confessioni sono state in forte aumento +30%. Un dato, planetario, che dà l’idea del giubileo “celebrato” è quello dell’affluenza nei santuari con presenze medie di 3 milioni di fedeli nel 2016».

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