lunedì 12 dicembre 2011
​L'arcivescovo di Genova ha accompagnato nell'ingresso il nuovo parroco della comunità che fu di don Seppia. «La forza della preghiera personale, l'amore a Cristo ed alla Chiesa, la bontà del cuore e la testimonianza della vita»: sono le caratteristiche che deve avere ogni sacerdote, ha sottolineato il cardinale Bagnasco nell'omelia. di Adriano Torti
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"La forza della preghiera personale, l'amore a Cristo ed alla Chiesa, la bontà del cuore e la testimonianza della vita": sono le caratteristiche che deve avere ogni sacerdote e che l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, ha personalmente ricordato a don Giovanni Benvenuto, nuovo parroco della chiesa dello Spirito Santo di Sestri Ponente. Il porporato ha presieduto ieri pomeriggio la Messa con cui è stato ufficializzato l'ingresso di don Benvenuto quale successore di don Riccardo Seppia, il sacerdote genovese arrestato a metà maggio per abusi su minori e spaccio di droga attualmente rinchiuso nel carcere di Sanremo. "La gente - ha affermato il porporato - ha bisogno del volto di Cristo e noi sacerdoti siamo chiamati ad esserne segno. È il nostro compito e la nostra vocazione. È il primo modo per essere pastore".

La piccola chiesa del ponente genovese era gremita di parrocchiani, amici e parenti di don Giovanni. Presenti in chiesa anche numerosi bambini "il dono più bello che il Signore ci fa", ha detto il neo parroco. "Questa è l'alba di un nuovo giorno ancora tutto da vivere" ha detto un parrocchiano salutando il cardinale all'inizio della Messa. Pochi gli accenni di Bagnasco alla vicenda di don Seppia. Ha parlato di "eventi dolorosi e gravi da cui siete, e siamo stati, feriti" di un fatto "che ha percosso questa comunità cristiana e la nostra diocesi". Impossibile non andare con la mente a quanto successo ma, come ha detto più volte don Benvenuto, la parrocchia dello Spirito Santo è "molto viva" ed ha "tanto desiderio di ricominciare". Al termine dell'omelia il cardinale ha ricordato anche "l'eroismo che c'è nella vita della gente" ed il "senso cristiano della vita che esiste ed è molto più di quello che appare".

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