Un lungo applauso ha accolto i feretri delle otto vittime dell'incidente avvenuto martedì sera a Genova, al molo Giano, al loro arrivo presso la Capitaneria di porto di Genova dove è stata allestita la camera ardente. Oggi l'accesso è riservato ai parenti dei militari e dei piloti morti nella tragedia, mentre domani, dalle 10 alle 20.30, la camera ardente sarà aperta alla cittadinanza. "La giornata di oggi è dedicata ai familiari per consentire loro il ricongiungimento con i propri cari, scomparsi nell'incidente avvenuto martedì sera nel porto di Genova, al molo Giano. Domani la camera ardente sarà aperta a tutti coloro che vorranno rendere omaggio ai ragazzi che lavoravano nella torre di controllo". Così il comandante
Filippo Marini, responsabile comunicazione della Guardia Costiera, nel capoluogo dal giorno della tragedia.Nella camera ardente sono raccolti gli otto feretri delle vittime recuperate tra le macerie: cinque militari della Capitaneria di Porto, un operatore del servizio di rimorchio portuale, un pilota e un operatore radio dipendente della corporazione dei piloti. Nella sala allestita presso il comando della Guardia Costiera sono giunte corone di fiori invitate, tra gli altri, dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dal premier, Enrico Letta e dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi. All'appello manca solo il sergente della Capitaneria di Porto Giovanni Jacoviello, ancora disperso.