giovedì 9 dicembre 2010
Il malfunzionamento del gene VCP porta all'accumulo di «rifiuti cellulari» che intossicano e uccidono i neuroni motori portando alla paralisi. La scoperta è pubblicata sulla rivista "Neuron" ed è stata presentata al Congresso mondiale sulla SLA a Orlando (USA). 
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Ricercatori italiani e americani hanno scoperto un nuovo gene responsabile della sclerosi laterale amiotrofica (SLA), il primo a suggerire un meccanismo alla base della malattia. Il malfunzionamento del gene, VCP, porta all'accumulo di "rifiuti cellulari" che intossicano e uccidono i neuroni motori portando alla paralisi.La scoperta è pubblicata sulla rivista "Neuron" e presentata al Congresso mondiale sulla SLA a Orlando (USA). Il risultato, spiega uno degli autori, Adriano Chio, del Centro SLA del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Torino e Ospedale Molinette, è frutto di uno studio finanziato tra gli altri dalla FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio). È stato analizzato per la prima volta tutto il Dna codificante, cioè che produce proteine (detto 'exomà), di svariate famiglie italiane e Usa con membri malati di SLA. Il gene scoperto, responsabile di circa il 2% dei casi di SLA, è molto importante perché, al contrario dei 3 geni della SLA finora noti, è il primo a suggerire anche un meccanismo d'azione per la malattia: la proteina VCP è coinvolta nello smaltimento dei rifiuti tossici della cellula e i neuroni colpiti nella SLA muoiono proprio per accumulo di sostanze nocive al loro interno.Presumibilmente, quindi, trovando sostanze in grado di azionare VPC e impedire questo accumulo, si potrebbe arrivare a una cura almeno per alcuni pazienti con SLA.
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