L'aereo di stato con la salma di
Valeria Solesin, la ricercatrice morta negli attentati di
Parigi, è atterrato poco prima delle 13 al Marco Polo di Tessera. Con il feretro
ci sono i genitori, il fidanzato e la sorella di quest'ultimo,
scesi dal volo proveniente dalla capitale francese. Ad accogliere la bara vi sono il
fratello di Valeria, Dario Solesin, il ministro dell'istruzione
Sefania Giannini, il presidente della Regione Luca Zaia e il
sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. - La bara di Valeria Solesin sarà
esposta al pubblico domenica e lunedì per l'estremo saluto dei
concittadini nell'androne del municipio a CàFarsetti, sede del
Comune, davanti al Canal Grande.
Venezia per la prima volta in
tempi moderni apre le porte del suo salotto buono, Piazza San
Marco, per celebrare il funerale di Valeria. La cerimonia laica, con l'abbraccio di tutta la città
e la presenza di rappresentanti del governo, avverrà martedì
prossimo alle 11. A volere fortemente che l'addio
a Valeria diventasse un evento pubblico condiviso e
testimoniasse la volontà di non dimostrare paura di fronte
all'offensiva terroristica è stato il sindaco, Luigi Brugnaro.
La cerimonia, per desiderio della famiglia, sarà "aperta alle
donne e agli uomini di ogni credo". I genitori di Valeria,
vincendo il riserbo che sino ad oggi ha caratterizzato il loro
lutto, hanno accettato la proposta del sindaco di mettere a
disposizione quanto mai offerto prima ad un veneziano dall'epoca
della Serenissima. "Un evento eccezionale - hanno sottolineato i
familiari della ricercatrice - per una vittima del terrorismo
internazionale". Piazza San Marco è stata scelta soprattutto
come simbolo della poliedricità della città, del suo essere,
ancora oggi, un ponte tra la cultura di Oriente e Occidente. Un
tributo al pensiero di Valeria e ai suoi principi di apertura al
mondo.
Se numerose sono state le esequie officiate all'interno della
Basilica di San Marco per trovare il
resoconto di una cerimonia funebre all'interno delle Procuratie
bisogna tornare al tempo dei Dogi.