lunedì 7 agosto 2023
Una petizione online ha raggiunto 25mila firme in poche ore. Il viceministro Bignami smentisce che manchino i fondi. Città metropolitana e Comune: presto un bypass alternativo alla SP33
Dopo il video virale qualcuno si muove. Ma non c'è data di avvio lavori
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Dopo il video virale, una petizione avviata sulla piattaforma online Change.org ha raggiunto 25mila firme in poche ore. Non si ferma Stefano Colli, gestore dell’azienda agricola e agriturismo “La Taverna” di Fontanelice (Bologna), che, insieme ad altri residenti e imprenditori delle frazioni che sorgono lungo la SP33, ha lanciato nei giorni scorsi un accorato appello alle istituzioni per la riapertura della strada, ancora inagibile dalla alluvione che il 17 maggio scorso ha colpito l’Emilia-Romagna. A seguito delle migliaia di condivisioni, l’appello ha raggiunto i vertici della politica nazionale mentre, precisa Colli, «le decine di email e pec inviate in precedenza non avevano sortito alcun effetto».

Potere della comunicazione al tempo dei social, l’imprenditore agricolo ha ricevuto in questi giorni la telefonata di solidarietà di Elly Schlein e le rassicurazioni del viceministro alle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, che ha smentito la mancanza di fondi per effettuare i lavori, come sostengono, invece, le amministrazioni locali. «Sono stato a Fontanelice – ha scritto Bignami sulla sua pagina Facebook, rispondendo anch’egli via social all’appello –. Purtroppo la strada è interessata in più punti da una frana che risulta ancora instabile, anche se ieri parlando con alcuni degli amici del video i loro tecnici pensano si sia stabilizzata e questo sarebbe importante», scrive. Insomma, se il terreno dovesse continuare a franare, non si potrebbe ovviamente intervenire. Ma, rassicura il viceministro, «si sta studiando un progetto di viabilità alternativa». Smentisce, tuttavia, il fatto che manchino i soldi: «Non è un problema di risorse economiche, i soldi ci sono».

I residenti, però, non sono soddisfatti: «Non abbiamo mai chiesto soldi, ma di agire in fretta», dicono. Addirittura, sotto i post che li riguardano molti cittadini comuni si offrono di andare personalmente ad aiutarli per sistemare la strada. Domenica la Città Metropolitana di Bologna ha appreso «dalle agenzie di stampa della disponibilità di Anas e del ministro Salvini a supportare l’intervento sulla SP33 di Fontanelice oggetto del video virale realizzato da un gruppo di cittadini», si legge in una nota. «Prenderemo contatto con il commissario Figliuolo per coordinarci al meglio e capire come questa disponibilità possa tradursi in atti concreti. Al momento mancano le risorse, non la capacità tecnica di realizzare gli interventi». E mentre si stimano necessari per i lavori più di 2milioni di euro, oltre ai 100mila anticipati dalla stessa Città metropolitana per i primi interventi, ieri i sindaci Matteo Lepore (Bologna) e Gabriele Meluzzi (Fontanelice) hanno reso noto che provvederanno in tempi brevi a predisporre una strada temporanea, un bypass che consentirà ai cittadini un percorso alternativo al tratto interrotto della SP33.

Ma i lavori non hanno a oggi una data di inizio, e l’azione dei residenti della SP33 non si ferma: si sono costituiti in comitato. Intanto, dopo una serie di incontri tra i rispettivi staff tecnici, il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario alla ricostruzione sul territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche e il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, Alessandro Bratti, hanno sottoscritto un accordo d’intesa per avviare celermente la collaborazione tra i due enti, affinché si raggiungano in tempi adeguati gli obiettivi prefissati dal Dl Alluvione dello scorso 1° giugno, convertito in legge il 31 luglio.

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