San Matteo di Caravaggio (particolare)
C’erano anche alcuni membri del direttivo della Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II” e numerosi volontari della Fondazione antiusura San Nicola e Santi Medici di Bari venerdì 21 settembre, festa di san Matteo apostolo, a Salerno, per l’ufficializzazione del nuovo titolo conferito dalla Congregazione per il Culto dei Santi e dei Sacramenti all’apostolo Matteo di “Patrono delle Fondazioni Antiusura”.
Ne dà notizia oggi, in una nota, la Consulta nazionale antiusura. Nel duomo di Salerno, dove è conservato il corpo del santo, l’arcivescovo diocesano, mons. Luigi Moretti, ha presieduto la messa concelebrata dal presidente della Consulta antiusura, mons. Alberto D’Urso. All’inizio della liturgia è stata data lettura del Decreto della Congregazione che notifica l’elezione di san Matteo apostolo a patrono delle Fondazioni antiusura.
Nel pomeriggio è stata vissuta una lunga sosta di formazione nella basilica di Pompei con la recita del Rosario, guidata dal vescovo Tommaso Caputo. Il delegato apostolico si è soffermato sul tema dell’accoglienza e della solidarietà partendo dalle parole della Madonna alle nozze di Cana “Sua madre disse ai servitori: ‘Fate tutto quel che vi dirà’”.
Caputo ha esortato i volontari delle Fondazioni antiusura a proseguire nel percorso di sostegno e solidarietà alle vittime di usura, ad essere quindi al servizio delle persone in stato di bisogno.“La formazione unita alla preghiera per i volontari è fondamentale nel servizio di assistenza alle vittime dell’usura e dell’azzardo”, ha dichiarato mons. D’Urso. “Si auspica che tutti i credenti – ha aggiunto – preghino affinché nei volontari si rinnovi la vocazione al servizio per i bisognosi”.
“La preghiera – ha proseguito – incontri anche le vittime affinché intraprendano uno stile di vita rivolto alla sobrietà e trovino la forza e il coraggio di denunciare gli autori delle violenze e dei soprusi a cui sono costretti. Preghiamo per la conversione degli usurai e di quanti in Italia sono responsabili della diffusione dell’azzardo che rende povera e disperata tanta gente. La preghiera è necessaria pertanto anche per gli uomini della politica affinché si impegnino a mettere la persona con i suoi diritti e la sua dignità al centro del sistema economico e giuridico per creare una economia di comunione”.
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