giovedì 12 novembre 2009
Diciassette ordinanze di custodia cautelare in carcere per fabbricazione di documenti falsi e ricettazione sono stati emessi dal Gip di Milano contro i membri di una organizzazione operativa in Italia e ramificata a livello internazionale che aveva lo scopo di inviare denaro in Algeria.
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Oltre cento finanzieri del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano, in collaborazione con altri reparti del Corpo e con le unità antiterrorismo francesi, austriache, svizzere, spagnole, inglesi ed algerine stanno eseguendo 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere (di cui 6 in Italia) emesse dal Gip di Milano, dottoressa Gambitta, nei confronti di un'organizzazione criminale internazionale formata da soggetti algerini responsabile di molteplici reati quali il possesso e la fabbricazione di documenti d'identità falsi (reato introdotto con la legge speciale antiterrorismo del 2005), ricettazione ed altri reati di falso, il tutto con l'aggravante della transnazionalità.Le indagini del Gico, iniziate nel 2007 e coordinate dalla procura di Milano, Luigi Orsi, hanno fatto emergere - spiegano gli investigatori - "un'organizzazione operativa in Italia e capillarmente ramificata a livello internazionale composta anche da alcuni soggetti inseriti nelle liste antiterrorismo dell'Onu che riproduceva documenti falsi per consentire agli associati libertà di movimento su tutto il territorio europeo e nordafricano avvalendosi di molteplici identità di copertura". Scopo dell'organizzazione era l'invio di denaro in Algeria.
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