Prende il via anche in Italia l'era dell'Alta velocità ferroviaria. Le Fs hanno inaugurato oggi il tratto Milano-Bologna e da domani entrerà in funzione ufficialmente il collegamento tra
Milano e Roma, per un tempo di percorrenza di 3 ore e 30 minuti, che diventeranno solo 3 ore entro il prossimo anno, quando verrà completato il tratto Firenze-Bologna.I
lavori della tratta Milano-Bologna sono durati 99 mesi, l'investimento è stato pari a
6,9 miliardi di euro. Il treno viaggia a una velocità di crociera di 300 chilometri orari superando una pendenza massima dell'1,5%. La realizzazione dell'opera ha impiegato nel suo picco massimo 5mila dipendenti. Il treno
"Frecciarossa", questa la denominazione del convoglio ad alta velocità, rappresenta secondo i vertici delle FS la "metropolitana veloce d'Italia", che collegherà le principali città italiane accorciando le distanze.Le Ferrovie dello Stato contano ora di poter acquisire il 60% dell'intero mercato degli spostamenti tra Milano e Roma, inclusi quelli in automobile. Il biglietto dell'alta velocità tra Milano e Roma costerà in una
prima fase di lancio 98 euro in prima classe e
71 euro in seconda, con un ulteriore sconto del 5% per gli acquisti online.Trenitalia punta dunque sull'alta velocità ma non dimentica i pendolari: è questo il messaggio che vuole lanciare Moretti
dopo le proteste di alcuni pendolari che hanno organizzato un presidio alla stazione Centrale. «A fronte di un esiguo numero di persone che beneficerà dell'Alta velocità, infatti, i pendolari che costituiscono più del 90% dei viaggiatori, - spiega l'assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco che appoggia la loro protesta - saranno fortemente penalizzati visti gli ormai certi allungamenti dei tempi di percorrenza dei loro treni abituali, che dovranno dare la precedenza ai convogli veloci, gli spostamenti delle fermate, e l'abnorme incremento dei costi degli abbonamenti». «L'aumento dei costi - aggiunge l'assessore ai Trasporti della liguria - si deve soprattutto alla decisione di trasformare molti treni da Intercity ad Eurostar dal primo gennaio 2009, chiedendo quindi ai viaggiatori di sottoscrivere un abbonamento molto più costoso con conseguenze inaccettabili per tutti gli studenti e i lavoratori che sono costretti a usare il treno per spostarsi quotidianamente».